A Chiaramonte una rotatoria dedicata alla tradizione olearia del territorio

Rafforzare il legame con la cultura dell’olio che rappresenta un patrimonio unico. Un bel biglietto da visita per la città dell’olio che si arricchisce di una donazione della famiglia Piccione.

La rotatoria d’ingresso della zona artigianale di Chiaramonte Gulfi è stata abbellita da vecchi utensili usati in un frantoio.

“Si tratta di vecchi macchinari usati negli anni ‘40 del secolo scorso con il motore a scoppio – spiega il sindaco Sebastiano Gurrieri – un nostro concittadino, Lorenzo Piccione, ha voluto donare questa attrezzatura al Comune di Chiaramonte. In quel sito, di proprietà del Libero consorzio, grazie ad un accordo di collaborazione anche con i privati, il Comune ha voluto creare una piazzola all’interno della rotatoria che richiamasse, in qualche modo, la nostra tradizione olearia”.

E’ un legame secolare quello che unisce Chiaramonte Gulfi e l’olio.

Gli oleifici, a Chiaramonte, sono vere e proprie istituzioni a conduzione familiare, tramandate da generazione in generazione, ambasciatori nel mondo di un prodotto d’eccellenza.

“Con il consorzio di tutela dell’olio Dop monti iblei – aggiunge il sindaco – abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione importante per promuovere una delle nostre eccellenze, l’olio Dop appunto”.

A Chiaramonte (città dei musei) nei bassi di palazzo Montesano si custodiscono i resti della cultura contadina d’un tempo con gli strumenti di tecnologia estrattiva dell’olio di oliva. Una pressa del 1614, una mola in pietra, giare, strumenti di misura dell’olio, utensili e suppellettili vari. Viene ritratto il cuore dell’antica civiltà contadina, in quel mitico tempo della memoria che si dipana davanti al visitatore, con le sue ingegnosità e le sue miserie. “Con Chiaramonte Gulfi c’è un legame solido – aggiunge il presidente del consorzio di tutela dell’olio Dop monti iblei, Giuseppe Arezzo – intimamente connesso alla valorizzazione e alla promozione del nostro olio. Ringraziamo il sindaco Gurrieri e l’amministrazione comunale. E’ un segnale tangibile di sostegno e di promozione nei confronti del consorzio di tutela dell’olio Dop monti iblei così come hanno fatto le amministrazioni comunali di Ragusa, con il Ragusano dop, e di Modica, con il cioccolato Igp”. 

Dop Monti Iblei, Giuseppe Arezzo

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