Olimpiade flop per la nazionale di fioretto maschile, Avola è il migliore, ma l’Italia è fuori dal podio
Prima o poi doveva accadere. La nazionale italiana di fioretto maschile torna a casa dalle Olimpiadi di Tokyo senza nessuna medaglia del metallo più prezioso al collo.
L’ex “Dream Team” in Giappone ha forse “depositato” le armi e si è arresa ai quarti di finale ai padroni di casa nipponici.
A cercare di tenere a galla la formazione azzurra è stato il modicano Giorgio Avola subentrato a Cassarà infortunato,quando i fiorettisti italiani erano avanti 11 – 8. Il fiorettista della Contea entra subito nel clima match e con tre stoccate consecutive porta avanti l‘Italia 35 – 32, ma non basta, perchè nelle successive tirate, Foconi e Garozzo non riescono a mantenere il vantaggio accumulato dall’atleta modicano e lasciano disco verde al Giappone che ringrazia e approda in semifinale, mentre gli azzurri si piazzano al quinto posto dopo aver battuto l’Egitto (45 -30) e la Germania per ritiro.
Con questa sconfitta dopo 41 anni (era infatti il 1980) l’Italscherma, che aveva riposto grande fiducia proprio nel fioretto maschile a squadre, torna a casa senza nessuna medaglia d’oro. È la fine di un epoca di vittorie che hanno permesso alla Federazione Scherma di essere la più medagliata in Italia?
Per quanto visto in Giappone, sembrerebbe di si. Ora dopo il flop nipponico le gerarchie della scherma non contano più e chi vuole guadagnare un posto di primo piano deve dimostrare di meritarlo in pedana.