Alpe Motta – La ventesima tappa dell’edizione 2021 del Giro d’Italia, la Verbania Valle Spluga – Alpe Motta è stata la consacrazione di un grande Damiano Caruso.

Il ragusano, capitano della Bahrain Victorius ha vinto per distacco l’ultima tappa in salita del giro e ha messo una seria ipoteca sul secondo posto finale alle spalle del colombiano Egan Bernal che si piazza al secondo posto nella classifica di tappa con 24” di ritardo da Caruso e si presenta alla cronometro di domani con 1’59” di vantaggio su Caruso e 3’23” da Simon Yates oggi in difficoltà.

La tappa è stata caratterizzata dall’audace attacco di Damiano Caruso, Romain Bardet e Pella Bilbao nelle vicinanze del primo GPM.

Il gruppo maglia rosa perde 40” con Bernal che è riuscito a non pagare pegno sul Passo dello Spluga e nella successiva discesa

L’ultima salita è breve e con pendenze non impossibili motivo per cui il colombiano leader della corsa non ha patito più di tanto. Caruso,si è reso artefice di un attacco come non si vedeva da anni. Il ragusano non si è accontentato del secondo posto del Giro, ma ha anche voluto prendersi la vittoria di tappa, così a due chilometri dal traguardo pianta Bardet e arriva in solitaria, acclamato in salita dalla folla azzurra in visibilio per lui e la sua impresa.

“Ho pensato ai mesi di fatica che ci sono voluti per arrivare a questo punto e al lavoro dei miei compagni – ha dichiarato subito dopo aver tagliato il traguardo Damiano Caruso – Oggi ho realizzato un altro sogno, sono l’uomo più felice del mondo. Oggi – continua – abbiamo corso in maniera esemplare. Se abbiamo fatto questo in 5, cosa avremmo potuto fare con tutta la squadra al completo? Il 70% della mia vittoria oggi è merito di Bilbao. Io mi reputo un ottimo professionista – conclude Caruso – non sono mai stato definito un campione perché non ho mai vinto. Oggi ho avuto la mia giornata da campione“,

Da ieri, intanto, e fino al 31 maggio, il sindaco di Ragusa Peppe Cassì accogliendo la richiesta del presidente della consulta giovanile comunale Simone Diquattro ha disposto di illuminare di “rosa” (il colore simbolo del giro) la facciata del Comune proprio per omaggiare Damiano Caruso il ciclista che con tanta umiltà e tanto sacrificio sta raccogliendo i frutti del suo lavoro spesso a servizio degli altri.

Domani la tappa conclusiva della corsa rosa, la cronometro di 30 chilometri che porterà i 143 corridori rimasti in gara da Senago a Milano, che diversamente dalle precedenti edizioni del giro sarà decisiva per l’assegnazione della maglia rosa anche se, Egan Bernal parte nettamente favorito.