Modica, mensa scolastica: tutti teniamo famiglia, meglio fare le ispezioni soft

Fa molto sorridere questa vicenda legata alla scarsa qualità del cibo servito alla mensa scolastica di Modica.

Fa sorridere perché in un rapporto commerciale, e quello tra Comune e ditta fornitrice è un rapporto commerciale, funziona così: tu ditta fornisci un servizio idoneo e confacente a quanto previsto in capitolato, io Comune pago il dovuto; tu ditta non fornisci il servizio in maniera idonea, utilizzi cibo scadente e metti a rischio la salute degli studenti, io Comune non solo non ti pago, ma ti rescindo il contratto, ti applico le penali e ti denuncio per frode in pubbliche forniture.

Semplice, senza bisogno di denunce pubbliche, interrogazioni consiliari, ispezioni più o meno a sorpresa. Questo dovrebbe avvenire in un corretto rapporto tra fornitore e pubblica amministrazione, e questo dovrebbe essere il comportamento da tenere da parte dell’amministrazione dei dirigenti preposti ai controlli.

Ed invece si nicchia, si fa la voce grossa in pubblico ma si media in privato, non si applicano né sanzioni né tantomeno si rescinde il contratto, continuando a fare maturare crediti in capo al fornitore, a fronte della fornitura di cibo immangiabile e persino inguardabile.

Se ci fosse un oppositore serio a Berlino, per parafrasare un famoso adagio, (ma forse anche un giudice non sarebbe malaccio in questa occasione…) ci si dovrebbe incatenare alle porte di ogni singola scuola servita dalla mensa e pretendere rispetto per i nostri figli, invece si assolvono i comportamenti scorretti in silenzio diventando di fatto complici del perpetuarsi di questa che Totò non esiterebbe a definire una“schifezza”.

Certo opporsi, ma anche assumere provvedimenti da parte di chi governa, diventa complesso entrare a gamba tesa nell’organizzazione aziendale del privato; lo capiamo: qui tutti, tra loro, tengono famiglia, e famiglie altrui cui dare conto e ragione dopo anni di promesse elettorali.

Spiace però che a pagarne il dazio siano i bambini, spettatori e vittime innocenti di questo osceno spettacolo; siamo pronti a scommettere che nessuno di chi dovrebbe intervenire annovera tra i fruitori della mensa i propri figli.

Sarebbe difficile spiegargli il motivo per il quale costringerli a patire in alternativa la fame o il pessimo cibo; molto più semplice con i figli degli altri.

La foto è tratta dal web

Comune di Modica

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