Bene la Bandiera Blu per litorale modicano, manca però una programmazione seria

La concessione della bandiera blu alle spiagge del litorale modicano è un’ottima notizia per la città, e come tale va celebrata.

Rappresenta un rafforzamento dell’offerta turistica che cresce in qualità, tra l’altro in un momento storico nel quale l’emergenza pandemica rafforza il turismo interno, e premia le località che sanno offrire maggiori opzioni ai turisti nazionali.

Detto questo e fatti i complimenti a quanti hanno lavorato per l’importante risultato ci sono due piccole riflessioni da fare.

La prima riguarda la logica di sistema, laddove sarebbe opportuno e necessario, al fine di non ripetere gli errori del passato, che anche le altre località balneari della costa si attrezzassero per rendere omogeneo il riconoscimento; l’impatto mediatico di un intero tratto costiero tutelato e premiato dalla bandiera blu supererebbe di gran lunga il beneficio di un riconoscimento one shot.

Testimonierebbe invece il complessivo avvicinarsi di un territorio omogeneo ad una fase di sostenibilità ambientale che trova fondamento e sostegno anche nelle nuove misure di sviluppo, e finanziamento, varate sia dall’Unione Europea che dall’Italia. E qui va sottolineata, purtroppo, l’incapacità, proprio di Modica, di saper proporre, in vista dell’utilizzo dei fondi del recovery found, progetti infrastrutturali finanziabili e pronti, che potessero sostenere il riconoscimento di oggi e il turismo balneare.

La seconda, più complessa e diffusa, riguarda la necessità adesso di varare un progetto di promozione e valorizzazione di ampio respiro, di prospettiva internazionale e di ambizioni consolidate, che sappia coniugare alle nuove “medaglie” quanto è emerso in questi anni di lavoro: il barocco, il sudest, l’enogastronomia, l’unicità di un territorio diffuso e complesso che ha meritato per la prima volta nella storia, tutto insieme, il riconoscimento Unesco.

Ed è proprio quel progetto, del quale si è faticato ad individuare le tracce in questi ultimi anni, annegato tra i flutti di sagre e piccole manifestazione di infimo cabotaggio, ma sicura presa elettorale, che hanno perso di vista il vero obbiettivo della programmazione e promozione territoriale.

Modica ha adesso bisogno, magari con la nuova linfa di nuovi amministratori, che a breve arriveranno dopo la fine del governo Abbate, oramai in prossimità di scadenza, di programmazione vera e seria, che sappia guardare al di là dell’immediato riconoscimento e che capisca quanto la città ha bisogno di un’idea, un orizzonte, un obbiettivo cui lavorare in maniera unitaria; lo stesso orizzonte che dovrà accomunare il mare ed il centro storico, al campagna e l’archeologia.

Quel progetto la cui mancanza ha come triste manifesto oggi le vetrine vuote ed i negozi chiusi del cento storico.

Maganuco, Marina di Modica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings