Un’Onorificenza contro l’oblio. Dopo 30 anni è bene recuperare la memoria

L’annuale concessione del cavalierato ha premiato quest’anno in provincia di Ragusa, oltre alla consueta messe di funzionari ed ex funzionari pubblici, anche due alfieri della gastronomia e dell’eccellenza modicana legata al cibo.

Uno, modicano d’adozione, Accursio Capraro, ed uno rappresentante di una delle più antiche stirpi di dolcieri modicani, Pierpaolo Ruta, oggi alfiere della tradizione dell’Antica Dolceria Bonaiuto, eccellenza conclamata a livello mondiale nella produzione del cioccolato modicano.

Ed è proprio quest’ultima onorificenza che assume un significato ben più ampio, non solo per Ruta ma anche per la città tutta. Ignorare che il marchio Bonajuto, più di ogni altro, abbia contribuito al successo del cioccolato modicano, equivarrebbe ad ignorare la storia degli ultimi 30 anni; se oggi Modica è universalmente riconosciuta come la patria del cioccolato artigianale lo deve all’intuizione di Franco Ruta, papà di Pierpaolo, che per primo comprese come la nuova epoca che incombeva necessitava non solo di un prodotto d’eccellenza, ma anche di una comunicazione globale e innovativa che facesse uscire il prodotto dalla nicchia degli affezionati consumatori.

Fu quella intuizione a fare del cioccolato il simbolo della città e di un intero territorio, alla quale, più o meno brillantemente, e con intuizioni più o meno azzeccate, si sono agganciate le istituzioni pubbliche per costruire l’immagine turistica della città, e per farla balzare agli onori delle cronache e delle attenzioni di scrittori e giornalisti provenienti da tutto il mondo.

Ecco perché oggi l’onorificenza concessa a Pierpaolo Ruta è il premio non solo al suo impegno, ma anche ad una grande storia siciliana ed italiana, la storia di quegli imprenditori che con la loro visione, con la loro capacità di leggere ed interpretare il futuro hanno fatto la ricchezza di interi territori.

Ma è anche il premio alla memoria di un uomo al quale, questa volta colpevolmente e senza giustificazione alcuna, negli ultimi anni, a partire dalla sua prematura morte, chi rappresenta la città ha opposto un incredibile oblio; come se le piccole questioni locali, i piccoli interessi di bottega, potessero prevalere sulla grande storia raccontata da grandi uomini e donne.

Un atteggiamento che è diventato in questi ultimi anni il vero limite di questa città: premio ciò che è utile, dimentico ciò che non serve, anche se vale. E’ tempo di ritrovare slancio, progettualità, ma soprattutto memoria.

bonajuto, Pierpaolo Ruta

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