Troppe “mance” della Regione elargite a pioggia. Mazzata per i deputati iblei che avevano esultato

Il Ministero dell’Economia e finanza è intervenuto ieri per chiedere chiarimenti. I fondi sono a rischio e fornire una risposta sarà difficile.

Come sappiamo ieri alla Regione è arrivata una nota inviata dal Ministero dell’Economia in cui vengono contestate le norme dell’ultima Finanziaria regionale che assegnano contributi a pioggia (leggi qui) 

Leggendo la nota ci sono venute in mente le parole del sindaco di Ragusa Peppe Cassì che in un comunicato aveva proprio evidenziato questo problema: “Occorrerebbe distinguere le tipologie di interventi, sottraendo alla discrezionalità dei deputati quelli che toccano da vicino indistintamente tutti i siciliani, la loro quotidianità, i loro bisogni, a maggior ragione se parliamo di servizi essenziali” dichiarava solo qualche mese fa Cassi quando parlando della pioggia di finanziamenti arrivati in provincia di Ragusa la sua città diciamo che era rimasta a guardare perché le mance, come le chiama il MIF, arrivate alla città di Ragusa dal Governo Regione in realtà erano più elemosine. 

Il sindaco Cassi criticava in particolare la Regione che permetteva di utilizzare questo metodo per quando riguarda anche i servizi essenziali.

“La Regione dovrebbe impedirlo, che oggetto del finanziamento sia il trasporto scolastico o la refezione degli studenti solo di alcuni Comuni, appunto “raccomandati”, con risorse di tutti i siciliani utilizzate per garantire un trattamento diverso e più favorevole solo per alcuni. In tema di scuola, o di altri servizi essenziali come sanità e trasporti, non ci possono essere differenze tra Comune e Comune” Non solo Cassi faceva anche notare come “sarebbe  buona norma, e purtroppo non sempre accade, che le Amministrazioni locali fossero coinvolte nella individuazione degli interventi da finanziare”

Insomma è chiaro che i finanziamenti servono più ai deputati che ai territori e di questo sono tutti protagonisti, chi più  (Abbate-Assenza ) e chi meno (Campo-Dipasquale) differenza legata, è giusto dirlo, all’appartenenza in questo momento alla maggioranza piuttosto che all’opposizione.  

Di Abbate ieri abbiamo abbondantemente parlato nel nostro articolo (leggi qui) ma oggi mettiamo in evidenza come anche l’on Campo, l’on Assenza e l’on Dipasquale, abbiamo fatto arrivare in provincia queste mance. Addirittura grazie ai contributi regionali ricevuti dall’on Assenza il Comune di Comiso sarebbe il primo in Sicilia per entità dei contributi ottenuti. 

Al territorio comisano, lo ricordiamo, sono andati , oltre ai tre milioni di euro l’anno fino al 2027 per l’aeroporto, 2,4 milioni di euro: 1,6 milioni per l’ammodernamento di via degli Aragonesi, 200mila euro per l’illuminazione pubblica delle contrade, 170 mila per la manutenzione di caditoie e marciapiedi, 130mila per l’acquisto della cartiera Diana, senza contare i sempreverdi 50mila per interventi di promozione turistica e culturale.

Fra i contributi ottenuti dalla Campo invece spiccano i 500mila euro destinati al Libero consorzio di Ragusa per promuovere il territorio e il turismo che sappiamo le hanno provocato non poche critiche. 

Per quanto riguarda l’On Dipasquale che era stato piuttosto critico rispetto ai fondi giunti alla provincia di Ragusa e definiti “briciole” dal deputato del Pd anche lui non si è lesinato da dividere mance al territorio come lo stesso dichiara: “Ci sono, certamente, alcuni punti di soddisfazione e mi riferisco alla battaglia fatta con l’onorevole Assenza per dare 3 milioni di euro l’anno per tre anni all’aeroporto di Comiso, al fine di incentivare le nuove rotte; con la mia azione è stato possibile ripristinare i fondi della legge su Ibla a un milione e mezzo, impedendo lo scippo di 300 mila euro; come Partito Democratico abbiamo lavorato per il ripristino della premialità per i comuni riconosciuti tra i Borghi più belli d’Italia (in provincia di Ragusa c’è Monterosso Almo); approvate le risorse per la pista ciclabile a Scoglitti e le somme necessarie per il completamento del Lungomare Raganzino a Pozzallo; ci sono le somme per rimettere in funzione il depuratore di Piano dell’Acqua a Chiaramonte Gulfi; poi ancora il finanziamento per completare la biblioteca del Centro Studi Feliciano Rossitto e un altro per finalizzare l’intervento di via Monelli a Ragusa”.

Insomma a quanto pare ha ragione il sindaco di Ragusa a dire che “dietro l’uso discrezionale di risorse regionali ci sia evidentemente la ricerca di un consenso” e di questo ne sono bene consapevoli tutti i deputati nessuno escluso, ma il Ministero a quanto pare questa cosa non è disposto a tollerarla più vedremo alla fine se davvero qualcuno sarà chiamato a rispondere di questa eccessiva generosità nei confronti dei propri territori. 

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