Economia, l’analisi dell’esperto sui tassi dei mutui che creano apprensione a tanti cittadini

(di Salvatore G. Blasco) –   Per molti italiani l’attesa per un raffreddamento dei tassi a partire dalla seconda metà del 2024, sempre se l’inflazione confermerà la discesa e se non irrompono ulteriori choc geopolitici, è diventata di vitale importanza.

     L’indice Irs  ( o Eurirs ) è il tasso che viene applicato a un mutuo a tasso fisso, è già sceso di quasi un punto percentuale. L’Euribor legato invece ai mutui variabili ci mette un po’ di più, ma in generale la tendenza è già in atto.

     Segnaliamo intanto che nel 2023 gli italiani che sono ricorsi a questi prestiti hanno comprato casa attingendo, purtroppo, ai propri risparmi.

     Dall’attesa discesa dei tassi dipenderà, quindi, in buona parte l’andamento del mercato immobiliare nel 2024 ( dopo la contrazione dovuta alle vicende del superbonus di grillina memoria ), soprattutto per le domande da parte dei giovani, cioè la fascia più interessata all’acquisto della tanto agognata prima casa, anche perché è in ultima analisi quella che dispone di meno disponibilità liquide.

     Tutto questo è dovuto ai ben dieci rialzi effettuati dalla Banca centrale europea, in meno di diciotto mesi, per frenare il trend inflazionistico.

    Insomma un ritmo che non ha precedenti nella storia economica del nostro Paese.

     Ora la Bce è in una fase di apparente pausa ( come i vulcani ) senza però dare nessun segnale dell’eventuale allentamento monetario.

     Non ci resta, quindi, che aspettare le  decisioni che potrebbero scaturire dalla prossima riunione della Bce fissata per il prossimo 24 febbraio.

      Intanto i tassi si portano avanti ancora prima dei tagli, sperati, della Bce.

     Analizzando le compravendite online

 Constatiamo che attualmente è possibile ottenere un mutuo a tasso fisso intorno al 3% mentre per il variabile il tasso si fissa intorno al 4,5%.

     Insomma si inverte il trend rispetto a quel che accadeva durante la maledetta, pandemia.

     Guardando al futuro, i prossimi mesi saranno in leggera contrazione, per poi lasciare spazio a una stabilizzazione.

     Che cosa succederà ai Prezzi?

     Le stime tra gli operatori sono per una stabilità delle quotazioni immobiliari nell’anno in corso rispetto al 2023, a fronte  però di una maggiore selezione.

     Per l’anno in corso le attese  sul numero  di compravendite immobiliari spaziano sui 600 mila e 750 mila unità.

     Cenni sui mutui “verdi”, ma cosa sono?

     Diciamo intanto che vanno col vento in poppa. A trainarli sono soprattutto i tassi di interesse più bassi rispetto ai finanziamenti tradizionali.

     Trattasi di mutui green  concessi per l’acquisto di case in classe energetica elevata A o B e a  quelli riservati alla ristrutturazione di un immobile che  comporti  miglioramento significativo della sua classe energetica.

     Trattasi di un settore di vitale importanza per la nostra economia. Basti pensare che copre circa il 14 per cento del nostro Prodotto lordo ( Pil ).    

                 Salvatore G. Blasco

Bce, immobiliare, mutui verdi, pandemia, pil, Prima Casa, tasso fisso, tasso variabile

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings