Modica – Dopo dicembre ( Natale ), nuovo gettito di vouchers per le persone in difficoltà da parte dell’amministrazione Abbate. Ma c’è un limite sottile tra l’assistenzialismo, la dignità, il rispetto dei diritti verso la parte della popolazione in difficoltà, limite che richiederebbe momenti condivisi di riflessione con gli esperti del terzo settore, delle autorità politiche, dei tecnici dell’economia.

Perchè a Modica si lavora dunque in eterna emergenza, nell’assenza di programmazione di azioni volte a rimuovere gli ostacoli alla povertà?

E’ chiaro che non arrivano proposte concrete , che creino il ricircolo dell’economia e forme di occupazione. Mancano idee e iniziative , che portino ad annullare l’assistenzialismo natalizio e pasquale, appena bastevole per un giorno di festa.

La terza ondata di voucher verrà organizzaa dal 29 marzo al 30 aprile. Potranno essere spesi presso Conad di Modica Alta, Frigintini, Le liccumie, ma anche presso la Decò di Via Sacro Cuore e la Crai di Via Risorgimento.

Andranno 50 euro al singolo componente, 100 euro alle famiglie con un massimo di 4 componenti, 150 euro alle famiglie con oltre 4 componenti. Occorre essere residenti a Modica da almeno 5 anni e Isee non superiore a 7000 mila euro.

E’ un piccolo gesto dell’amministrazione di Modica per essere vicino alla popolazione indigente sia a Natale che a Pasqua. L’iniziativa che seppure è lodevole presenta, comunque, un limite forte.

Se si ferma solo a questo, rischia di apparire una sterile e perenne campagna elettorale. Per annullare questo spiacevole effetto basterebbero proposte e azioni capaci di rendere autonomi, dal punto di vista economico, i cittadini più fragili, cercando soluzioni più rispettose della dignità di poveri e di bisognosi.

Arianna Salemi