Scicli, ricognizione storica del Beato Guglielmo Cuffitella: “Gesto di fede e memoria condivisa”

Scicli – È una data destinata a rimanere scolpita nella memoria della comunità sciclitana quella di lunedì 23 giugno. Per la prima volta nella storia, è stata eseguita la ricognizione canonica dei resti scheletrici del Beato Guglielmo Cuffitella, figura centrale nella devozione popolare e nella storia spirituale della città.

La cerimonia si è svolta all’interno della Chiesa Madre di Scicli, alla presenza del Cancelliere Vescovile e Notaio, Sac. Antonio Maria Forgione, del Parroco Sac. Pietro Zisa e del Presidente del Centro Studi “Città di Scicli”, Sac. Ignazio La China, con un momento di profonda riflessione e raccoglimento.

Lo stato di conservazione delle ossa è stato giudicato eccellente, e si procederà ora alle analisi paleopatologiche e alla ricomposizione dello scheletro, affidate al Dott. Luca Ventura, con il supporto del Dott. Roberto Taddei e della Dott.ssa Valentina Pensiero.

Particolarmente significativo anche l’avvio del restauro del busto reliquiario argenteo del Seicento, che sarà curato dal Dott. Giuseppe Mercurio, in collaborazione con la storica ditta Gelardi di Palermo, rappresentata dal M° Benedetto Gelardi e dal Prof. Mauro Gelardi.

A sostenere interamente l’intervento è ANCos Ragusa, per volontà del suo presidente, Dott. Pietro Di Rosa, che ha voluto essere presente alla ricognizione:

“Oggi restituiamo a Scicli un patrimonio d’anima e di storia – ha dichiarato –. Questo gesto è prima di tutto un atto di fede e di riconoscenza verso il Beato Guglielmo, ma anche un’occasione di crescita culturale e comunitaria. Come ANCos, abbiamo voluto affiancare con convinzione questo cammino, che unisce memoria, ricerca e bellezza.”

Il presidente Di Rosa ha voluto anche sottolineare l’importanza del lavoro condiviso:

“Desidero ringraziare con gratitudine tutti i partner coinvolti in questo importante progetto – ha aggiunto –: la Diocesi di Noto, la Soprintendenza di Ragusa, l’Amministrazione comunale di Scicli, il Centro Studi “Città di Scicli” e la Confartigianato di Ragusa, che con competenza e sensibilità hanno reso possibile ogni fase dell’intervento. È questa rete di collaborazione a rendere davvero speciale ciò che stiamo costruendo.”

Tra i testimoni ufficiali della ricognizione anche il Dott. Enrico Falla, segretario ANCos Ragusa, che ha partecipato attivamente alle fasi salienti dell’evento, a testimonianza dell’impegno concreto dell’associazione.

L’iniziativa si svolge in collaborazione con le istituzioni culturali e religiose del territorio e troverà il suo naturale completamento in un importante convegno pubblico previsto per l’autunno, durante il quale verranno presentati i risultati delle analisi e i dettagli del restauro.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto a Mons. Salvatore Rumeo, Vescovo della Diocesi di Noto, per il sostegno e la vicinanza spirituale offerta al progetto.

Scicli, ancora una volta, si riscopre custode attenta del proprio passato, con lo sguardo rivolto al futuro. Il culto del Beato Guglielmo si rinnova così nella cura della memoria e nella bellezza condivisa.

ANCos, Centro Studi “Città di Scicli”, Dott. Giuseppe Mercurio, Prof. Mauro Gelardi, Sac. Antonio Maria Forgione, Sac. Ignazio La China, Sac. Pietro Zisa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings