Ieri Davide Faraone, deputato alla Camera per Italia Viva, si è recato in visita presso la Casa di Toti, su invito proprio della fondatrice Muni Sigona.

Davide Faraone, in un post su Facebook “Lei è Muni Sigona, lui è Michele Lanza. Sono i genitori di Toti, un ragazzo ventunenne che soffre di un disturbo psichico. Hanno realizzato la Casa di Toti trasformando una dimora storica del ’700 in un centro diurno, semi-residenziale e residenziale per ragazzi con disabilità dai 18 anni in su, che lavorano nella gestione di un B&B Etico”. Questo il commento a margine della visita alla Casa di Toti, in occasione della presentazione dei risultati del primo anno del progetto “Abitare e Lavorare a Casa di Toti”.

L’iniziativa, sostenuta da Fondazione con il Sud e Enel Cuore Onlus, rappresenta un esempio concreto e virtuoso di inclusione lavorativa e abitativa per giovani adulti con disabilità. Il progetto ha coinvolto diverse realtà del territorio: A.ge.si (con Virginia Potenza), Amorevolmente Insieme (con Valentina Genitori), Raggio di Sole (con Mirella Sciveres) e Il tuo spazio Multisensoriale (con Mirella Salonia), tutte riunite in una rete attiva e solidale.

L’evento, svoltosi proprio nella sede di Casa di Toti a Modica, ha visto anche la partecipazione dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Modica e del DSM dell’ASP di Ragusa, diretto dal Dott. Morando. Un momento di confronto e di condivisione dei risultati raggiunti, ma anche un’occasione per rilanciare l’impegno verso il futuro.

“La struttura è splendida – ha aggiunto Faraone – ma non ci si può fermare. Muni è un vulcano: racconta le cose fatte e soprattutto chiede di fare squadra per tutte le nuove sfide che vorrà ancora affrontare”.

Casa di Toti continua così a rappresentare un simbolo di speranza e innovazione sociale, dove l’idea di accoglienza si intreccia con quella di autonomia e dignità lavorativa per persone con disabilità. Un luogo in cui si costruiscono progetti di vita vera.