Libero Consorzio Comunale, dopo l’insediamento del Consiglio, le reazioni della politica

Ragusa – Sì è insediato ieri ufficialmente il consiglio provinciale che ha visto la nomina del Sindaco di Ragusa Peppe Cassì a Vicepresidente a dimostrazione di come gli accordi pre elettorali sono stati rispettati. Dalla seduta di ieri emergono quindi le prime riflessioni. A cominciare proprio da quella del vicepresidente Peppe Cassì.
Il sindaco di Ragusa affida alla sua pagina social una lunga analisi post voto rispetto al risultato conseguito ma non solo togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa.

“Chiusa la vicenda elettorale-dichiara Cassì-ed essendo ormai in via di definizione i ruoli dei rappresentanti politici che si occuperanno di gestire la Provincia di Ragusa nei prossimi anni, provo a dare il mio punto di vista sul risultato conseguito. Dopo qualsiasi elezione, si sa, è difficile trovare qualcuno che ammetta la sconfitta, e il nostro caso non fa eccezioni. Di solito si tende inoltre a scrutare il campo avverso o per sottolinearne lo scarso risultato o per sminuirne il successo: è il sollievo (e il tratto riconoscitivo) dei perdenti “inconsapevoli”, distinti da quelli “consapevoli” che, invece, dalle sconfitte traggono preziosi insegnamenti per avere più chance di vittoria in futuro. Mi limiterò allora ad un’analisi del mio risultato e di quello della lista “Voce comune.
Parto dalla scelta di candidarmi al Consiglio provinciale, nata dalla convinzione che la presenza in Consiglio di un sindaco, e quindi di un collega della presidente con cui si è già nel tempo sviluppato un rapporto di collaborazione e direi anche di confidenza e di amicizia, possa probabilmente dare alla città che si rappresenta un maggiore “peso specifico”.
È inoltre probabile che un Consiglio provinciale con la presenza anche di sindaci possa avere una più ampia cognizione degli aspetti amministrativi, dei progetti in essere nei singoli Comuni, e magari avere una più collaudata attitudine a trovare soluzioni. Non una questione di nomi o di capacità personali – in tanti tra i consiglieri ragusani sarebbero stati all’altezza del compito – ma di “forza persuasiva” e visione d’insieme dettate dal ruolo. La stessa presidente, inoltre, al momento della candidatura ha auspicato di essere affiancata dai propri colleghi sindaci con i quali nel tempo si è instaurato un efficace rapporto sinergico.
Durante questa strana campagna elettorale rivolta solo a sindaci e consiglieri comunali, c’è stato un tentativo di isolare ed emarginare il sindaco della città capoluogo, e quindi la città stessa, che pure rappresenta quasi un quarto della popolazione della intera provincia: avere evitato questo isolamento politico, lo considero il miglior risultato possibile. Che proprio chi aveva provato ad isolare me e la mia città sia alla fine rimasto politicamente isolato, è un dato di fatto.
Non ho mai fatto politica “contro”, e non ho spirito di rivalsa verso chi aveva pronunciato l’anatema “tutti tranne Cassì”, ma credo sia un bene per l’ente che a prevalere sia stato chi basa il proprio consenso sulla condivisione di visioni e progetti, capacità amministrativa, autorevolezza. Oggi in Provincia si respira un’aria buona, e non occorre aggiungere altro.
La carica di vice presidente che la presidente Schembari ha ritenuto di attribuirmi è infine un riconoscimento che mi onora e mi gratifica: altro che mortificazione per avere accettato un ruolo subalterno! Ho ben radicato in me lo spirito di squadra, e so bene che si è davvero leader quando si è disposti a mettersi a disposizione per il successo del gruppo. Sarò lealmente al fianco di Maria Rita Schembari, persona capace e determinata, e mi adopererò con dedizione e impegno per contribuire alla crescita dell’Ente e del territorio.
La lista “Voce comune”, che ha accomunato sindaci e consiglieri di diversa estrazione, ha conseguito un risultato lusinghiero e non scontato, portando in Consiglio 3 consiglieri. Se si tratti dell’inizio di un percorso politico di prospettiva comune lo scopriremo strada facendo. Adesso è innanzitutto il momento di lavorare”

Non ha invece dubbi sul fatto che si tratti dell’inizio di un nuovo percorso politico il segretario provinciale di Forza Italia Giancarlo Cugnata:
“Finalmente – dichiara Cugnata – i partiti ricominciano a tracciare la strada politica nei vari Comuni e, aspetto ancora più rilevante, a palazzo della Provincia. Dove, per dirla tutta, il centrodestra è la casa comune di questo percorso politico. Il mio auspicio è che questo modello possa essere punto di riferimento anche per il futuro, alla luce delle numerose altre sfide elettorali che ci attendono. L’auspicio, dunque, è che da Acate a Ispica si possa dialogare la stessa lingua, con un centrodestra compatto nella sua interezza e in grado di intercettare sempre di più i bisogni dei territori. Da oggi mi auguro che possano essere sempre di più i partiti a tracciare le linee politiche, favorendo il dialogo in tutti i Comuni del territorio. Forza Italia, così come è accaduto con la candidatura della Schembari, si adopererà per individuare i presupposti affinché si possa sempre più operare in questo modo. E’ opportuno che il centrodestra, e lo ribadisco nella sua interezza, possa intestarsi questa nuova dimensione politica”

Intanto ieri pomeriggio, il gruppo consiliare della Democrazia Cristiana alla Provincia ha tenuto una riunione per nominare il proprio capogruppo. All’unanimità, è stata designata Irene Tidona, consigliera del Comune di Acate.

“La DC provinciale-dichiarano i consiglieri Tidona, D’Aquila e Ruffino-conferma il proprio impegno per un’azione amministrativa concreta, responsabile e radicata nei bisogni reali delle comunità locali. Tra le priorità, il gruppo avvierà da subito una verifica puntuale delle disponibilità economiche dell’ente provinciale, con l’obiettivo di destinare le risorse necessarie a politiche sociali di sostegno e inclusione. In particolare, “riteniamo non più rinviabile un intervento deciso a favore degli studenti con disabilità, attraverso l’aumento delle ore di assistenza scolastica e il rafforzamento del servizio ASACOM, cofinanziando con risorse provinciali gli stanziamenti già previsti dalla Regione Siciliana. Per il gruppo DC, questa è una battaglia di civiltà che deve essere assunta come priorità politica e amministrativa.
Continueremo a lavorare – concludono i consiglieri – con senso di responsabilità e visione, per costruire una Provincia più giusta, attenta e vicina ai bisogni delle famiglie”

Adesso si attende la nomina dei delegati che affiancheranno la Schembari nell’azione amministrativa. La Presidente Schembari sembra avere le idee chiare anche se non si sbilancia e però ci tiene a sottolineare che “non si tratta di deleghe assessoriali” e che i consiglieri individuati “pur non avendo potere deliberativo saranno comunque al suo fianco e saranno “consiglieri di fiducia” rispetto a determinate materie. E già si ipotizza che fra di essi ci potranno essere i colleghi sindaci eletti al consiglio ovvero la Monisteri e Dimartino ma non si esclude anche la presenza di qualche consigliere che è stato molto votato.

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