Dalle Palme alla Resurrezione: la Settimana Santa iblea tra fede, emozione e antichi riti

Con la Domenica delle Palme hanno inizio i riti della Settimana Santa, il momento culminante dell’anno liturgico.
Diverse sono le celebrazioni e i riti che si susseguono in questi giorni, ormai divenuti una tradizione perché, lungo i secoli, hanno accomunato intere comunità.
Nella provincia di Ragusa si svolgono numerose celebrazioni, il cui denominatore comune è: fede, passione e tradizione.
Elencarle tutte sarebbe impossibile, eppure ogni città iblea presenta un elemento caratteristico, un rito specifico, un momento suggestivo.
La Domenica delle Palme ricorda l’ingresso solenne di Gesù a Gerusalemme, pochi giorni prima della sua morte e della sua gloriosa Resurrezione. Per i popoli mediorientali e dell’area mediterranea, le palme sono simbolo di pace, regalità e vittoria.
Questa domenica, a Ragusa, si terrà la Via Crucis vivente, un evento di grande richiamo e protagonismo giovanile; riti similari si sono già svolti venerdì scorso a Ispica.
A Modica, oggi, nella Chiesa di Santa Maria di Betlem – simbolo della Settimana Santa per i modicani – si celebrerà il Rito della Deposizione di Cristo dalla Croce, presieduto da S.E. Rev.ma Mons. Salvatore Rumeo, Vescovo di Noto.
Durante la Settimana Santa si ripercorrono le ore della Passione, in particolare nel Triduo Santo: giovedì, venerdì e sabato. Giornate particolarmente sentite a Ispica, con la processione del Cristo alla Colonna e alla Croce.
Il culmine è la Veglia di Pasqua, che segna l’esplosione di gioia e la vita che rinasce: è la festa della pace e della gioia, celebrata in modo particolare la Domenica con la Pace a Comiso, con il Gioia a Scicli e con la Madonna Vasa Vasa a Modica.
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