“Movida Iblea”: una mostra racconta il tempo libero dei ragusani nel secondo Novecento

Un viaggio nella memoria collettiva della comunità ragusana attraverso immagini e racconti del tempo libero tra gli anni Sessanta e Novanta.
Venerdì 4 aprile, alle ore 19, presso l’Hi! Hybla Tourist Information di Ragusa Ibla, verrà inaugurata la mostra “Movida Iblea, un racconto del tempo libero tra memoria e trasformazioni”, visitabile fino al 2 giugno 2025.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione APS Antiruggine con il supporto del Consorzio Universitario di Ragusa e del Centro Commerciale Naturale Antica Ibla, è curata dal fotografo e docente di fotografia Alfredo Corrao. Il progetto, finanziato dalla Regione Siciliana nell’ambito degli Accordi di Programma 2020-2021, nasce per ricostruire la memoria storica della movida iblea, valorizzando il tempo libero come chiave di lettura delle trasformazioni sociali ed economiche della città.
Un album di comunità
Attraverso un’accurata selezione di fotografie private, la mostra racconta un’epoca di grande fermento sociale, tra locali storici, luoghi di ritrovo e momenti di aggregazione. Tra gli scatti in esposizione, le immagini realizzate dall’avvocato e fotografo per passione Giuseppe “Peppino” Di Paola, che con occhio attento ha documentato la vita sociale dei suoi concittadini. Accanto a queste, una selezione di fotografie concesse dal giornalista Roberto Voi, pioniere dell’informazione televisiva locale, e dagli archivi storici di due realtà simbolo del divertimento ibleo: il Bar e Villa Di Pasquale e il Lido Azzurro, punto di riferimento dell’accoglienza siciliana.
Un progetto interattivo
Oltre all’esposizione, la mostra offre ai cittadini l’opportunità di contribuire attivamente alla ricostruzione della memoria collettiva: presso la sede dell’Hi! Hybla Tourist Information sarà infatti possibile digitalizzare le proprie fotografie private, arricchendo così l’archivio della movida iblea.
“Questa mostra è un invito a riscoprire e condividere il patrimonio visivo della nostra comunità – spiega la curatrice Stefania Paxhia, direttrice del Ragusa Foto Festival – per renderlo accessibile a tutti, senza limiti fisici, e tramandarlo alle future generazioni”. L’esposizione è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
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