Modica: bollette pazze, le proposte della Cgil e le risposte del sindaco verso la pace fiscale?

I cittadini non saranno lasciati soli, e a breve pagheranno anche i grandi evasori che sono stati scoperti

Un’assemblea partecipata ma non forse quanto ci si aspettava rispetto all’urgenza del problema bollette pazze. E’ stato infatti questo ieri il tema affrontato nell’incontro organizzato dalla Camera del Lavoro di  Modica a cui ha partecipato anche il sindaco Maria Monisteri al tavolo insieme al segretario provinciale della Cgil Giuseppe Roccuzzo, al segretario della Camera del Lavoro di Modica Salvatore Terranova e Piero Pisana Spi Cgil Modica.

L’obiettivo? Trovare delle soluzioni condivise rispetto ad una questione che, come ha dichiarato nella sua introduzione il segretario Salvatore Terranova, è diventata “cruciale per i cittadini” ovvero la campagna di riscossione dei tributi.

Una campagna avviata dal Comune di Modica per recuperare più di dieci anni di tributi (dal 2014 al 2024) ovvero i dieci di amministrazione Abbate, e qualcuno negli interventi lo ha anche sottolineato, in cui la politica era quella di invitare i cittadini, o sarebbe meglio dire gli elettori, a non pagare seguendo il detto: “Per morire e per pagare c’è sempre tempo” purtroppo adesso di tempo non ce n’è più e la riscossione sta procedendo in maniera massiccia (si parla di circa 15 mila cartelle solo per gli anni che vanno dal 2019 a salire) e soprattutto troppo spesso anche errate costringendo i cittadini che hanno già pagato a dimostrare questo pagamento presentando agli uffici, dopo lunghe code e attese, le ricevute del pagamento avvenuto.

Ma siccome si tratta di ricevute vecchie di dieci anni la ricerca delle stesse diviene motivo di ansia e stress per i cittadini soprattutto più anziani. Come ha sottolineato nel suo intervento l’on Stefania Campo, unica deputata presente all’incontro ma non unica ad essere stata invitata.

La Cgil ha quindi fatto delle proposte concrete che si possono riassumere in quattro punti:

1. La proroga da 60 a 120 giorni dei tempi previsti per la regolarizzazione della posizione dei cittadini interessati da tutte le cartelle pre e post 2019. 

2. Potenziamento delle aperture al pubblico degli sportelli sia Creset che Iblea Acque, con l’estensione del ricevimento del pubblico per l’intera settimana, almeno per i prossimi 4/5 mesi. 

3. Sospensione di tutte le cartelle per  rideterminarle in funzione dei consumi effettivamente resi.

4. Consentire a tutti cittadini, salvo casi di comprovata ricchezza, di poter assolvere ed estinguere il debito, una volta che sia stato realmente accertato, attraverso la concessione di modalità di pagamento impostate su ampie rateizzazioni, molto oltre a quelle previste dal regolamento. Recuperando anche precedenti rateizzazioni, sottoscritte tempo addietro, dai cittadini. 

Rispetto a queste proposte, a cui se ne sono aggiunte altre negli interventi che si sono susseguiti e che possiamo riassumere nella richiesta fatta dall’Avv Antonio Ruta in rappresentanza di numerose associazioni del territorio ovvero la richiesta di una pace fiscale, il sindaco ha cercato di dare delle risposte.

Come prima cosa il sindaco Monisteri ha voluto chiarire che la riscossione e il dissesto camminano su binari paralleli nel senso che la riscossione dei tributi era un obiettivo che si era posta nel programma elettorale e che avrebbe avviato comunque a prescindere dal dissesto. Questo per allontanare il sospetto di molti cittadini che pensano che il Comune stia facendo pagare loro le conseguenze del dissesto. Magari non era nelle intenzione del primo cittadino, diciamo noi, ma certamente adesso le somme che arrivano dalla riscossione fanno comodo alle casse comunali.

Per quanto riguarda le proposte avanzate dalla Cgil il sindaco ha rassicurato la massima attenzione per le fasce più deboli per le quali sono previste rateizzazioni anche di sei anni, ha garantito inoltre che per quanto riguarda gli sportelli della Creset sono sufficienti a supportare le richieste dei cittadini e collaborato dall’Ufficio Tributi del Comune che a differenza di quanto denunciato da qualcuno presente in sala non è stata smantellato ma fa da mediatore nella riscossione.

Diverso il discorso di Iblea Acque che pare si stia organizzando per garantire una maggiore disponibilità nelle aperture degli sportelli per assistere i cittadini. Il sindaco ha spiegato che non è possibile bloccare il sistema per resettare tutto come proposto in assemblea ma che certamente si verrà incontro alle esigenze di tutti cercando di evitare gli errori che purtroppo a dire del sindaco sono inevitabili rispetto al carico di cartelle inviate. Per il sindaco quindi il margine di errore è concesso ma non la pensano così i cittadini che ne sono vittime.

Detto questo il sindaco ha garantito che presto anche le grandi aziende che non hanno pagato saranno soggette alla riscossione dei tributi perché ha ribadito è giusto che ognuno si assuma le proprie responsabilità.

Non sappiamo se dopo questo incontro le cose realmente cambieranno, perché nei fatti tra i punti proposti dalla Cgil quasi tutti sono stati motivo di considerazioni dalla sindaca ma l’attenzione è alta e forse dopo tanto tempo finalmente i cittadini non sono lasciati soli e questo è certamente un primo risultato importante. 

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