Pozzallo, l’opposizione si scaglia contro il sindaco: i suoi consiglieri lo difendono

Mentre il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna è concentrato sulle elezioni provinciali, a casa sua, politicamente parlando, c’è chi approfitta per insinuarsi e mettere un po’ di zizzania fra coloro che sostengono il primo cittadino con lo scopo di mettere in discussione non solo la sua amministrazione ma anche la sua candidatura alle provinciali.

A farlo sono i consiglieri comunali di opposizione Celestri, Giampietro, Uccio Agosta, Luca Agosta, Sorace, Sulsenti, Iozia, Scarso, Pisana e Carbone. In discussione quanto accaduto nell’ultima seduta del consiglio comunale ma i consiglieri che sostengo il sindaco Ammatuna non stanno a guardare e rispondono alle accuse.

Ma andiamo con ordine. I consiglieri di opposizione denunciano che quello che è accaduto in consiglio comunale ovvero che i consiglieri a sostegno del sindaco hanno abbandonato l’aula è “Un paradosso tutto pozzallese, mai accaduto dal secondo dopoguerra ad oggi”

Ma cerchiamo di capire cosa accaduto. I consiglieri spiegano che: “Il 20 marzo, durante il Consiglio comunale, dopo una richiesta di cinque minuti di sospensione avanzata dalla Consigliera Sudano, i consiglieri più vicini al sindaco Ammatuna, tra cui Sparacino, Giannone, Francesco Ammatuna e la stessa Sudano, hanno deciso di abbandonare l’aula consiliare, facendo così cadere il numero legale e impedendo la votazione di una delibera di giunta. Un gesto, questo, che ha lasciato basito lo stesso primo cittadino. Questo comportamento ha messo in evidenza il progressivo isolamento del sindaco, che non è più in grado di contare nemmeno sull’appoggio di coloro che lo avevano sostenuto, probabilmente per motivi di opportunismo e velleità personali. Ammatuna sembra non rendersi conto-proseguono i consiglieri di opposizione- che la sua visione politica, basata sulla concezione del modello ormai superato di “un uomo solo al comando”, sta portando a una serie di fallimenti politici ormai evidenti e inconfutabili. La sua leadership è ormai fragile e incerta, con ripercussioni che vanno ben oltre la sfera politica pozzalese. Il problema non è solo la sua gestione personale, ma il fatto che a farne le spese è l’intera città di Pozzallo. La “nave” che Ammatuna sta cercando di condurre è la nostra comunità, e se non si corregge la rotta, rischiamo di compromettere irrimediabilmente il buon funzionamento della macchina amministrativa. A confermare questa ultima tesi il valzer di Segretari comunali, ormai più di 16, che vista la criticità dell’Ente fuggono a gambe levate dopo pochi giorni dall’assunzione dell’incarico”

Poi la stoccata sulla candidatura alle provinciali: “Pozzallo non può permettersi di affondare, e il Libero Consorzio Comunale, nuova scommessa politica ammatuniana, non può essere guidato da un uomo ormai isolato, con una visione troppo centrata su sé stesso e su un approccio dominante. Ammatuna deve prendere atto della realtà e valutare seriamente la sua uscita dalla scena politica. L’unico modo per preservare il suo onore e la memoria del suo impegno verso la città è dimettersi. Solo così, infatti, potrà lasciare un ricordo positivo di sé, come uomo che ha dato tanto alla sua comunità, ma che, consapevole dei propri limiti, ha scelto di fare un passo indietro per il bene di Pozzallo”

Ovviamente questa è la versione dei fatti dei consiglieri di opposizione che a quanto pare stanno cercando di screditare il sindaco Roberto Ammatuna accusato di aver accettato la candidatura alle provinciali che di fatto ha messo in crisi il piano degli avversari, sopratutto degli abbatiani, e sappiamo che fra gli oppositori di Ammatuna ce ne sono alcuni molto determinati come il Presidente del Consiglio e il suo Vice. Ecco perché i consiglieri che sostengono Ammatuna hanno deciso di raccontare la loro versione dei fatti su quanto accaduto al consiglio comunale e perché hanno deciso di abbandonare l’aula.

Noi consiglieri comunali che sosteniamo fortemente, e fin dal primo minuto, il Sindaco Roberto Ammatuna e la sua Amministrazione -scrive il consigliere Francesco Ammatuna- abbiamo abbandonato l’aula, facendo cadere il numero legale per i validissimi motivi che di seguito chiariremo, affinché tutti abbiano chiaro quanto accade all’interno dell’Ente Comune.

I consiglieri di opposizione presenti, auspicavano che si votassero alcune delibere che avevano come oggetto:
il pignoramento dei conti correnti dei cittadini;
l’aumento dell’indennità della Presidente Quintilia Celestri;
l’aumento dell’indennità del Vice Presidente Giuseppe Giampietro.
Noi consiglieri abbiamo chiesto alcuni minuti di sospensione, votati da tutti i presenti (ad eccezione della Celestri e del Giampietro) per apportare modifiche, nella direzione di proteggere i cittadini, cancellando di fatto il pignoramento diretto dei conti correnti.

Nessuna discussione si è potuta imbastire stante le grida, l’ira incontrollata, la perdita di dimensione del ruolo di garante che sono elementi propri ed intrinseci di ogni presidente del consiglio; qualità ad oggi non possedute, o dimenticate nel lungo cammino amministrativo, dalla Celestri, la quale continuava a gridare in maniera esagitata, nei corridoi della casa comunale.

Abituati ormai a tale comportamento da mesi, assistiamo, però, ad un progressivo imbarbarimento della situazione generale, verificato che lo stesso trattamento viene quotidianamente riservato anche ad altri addetti al funzionamento delle sedute del Consiglio Comunale.

Oggi, confermando il pieno sostegno a Roberto Ammatuna ed alla Giunta, chiediamo ai consiglieri di opposizione di votare, assieme a noi, nella prossima seduta del consiglio comunale l’impossibilità dell’ente riscossione di toccare i conti correnti dei cittadini, nell’interesse di tutta la collettività, ricordando che è dovere di ogni consigliere (sia a supporto dell’Amministrazione che opposizione) esprimersi nella civica assise con la propria manifestazione di volontà attraverso il voto.

Diciamo una versione dei fatti diversa che mette in luce alcune situazioni incresciose che si stanno verificando a Palazzo La Pira e che dovrebbero far riflettere sull’importanza del ruolo istituzionale che ciascuno ricopre e che dovrebbe venire prima degli interessi personali.

Il sindaco Ammatuna, da noi contatto, conferma la versione dei fatti dei consiglieri che lo sostengono e aggiunge che “ci sono atti così importanti per la città che non si può non votarli all’unanimità” per cui richiama i consiglieri di opposizione ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti dei cittadini “Il dissesto del comune di Pozzallo-spiega Ammatuna- è un dissesto tecnico dovuto al mancato incasso dei tributi. Per cui siamo costretti ad aumentare la riscossione e non avendo negli uffici personale in grado di farlo siamo costretti ad affidare la riscossione ad una società esterna. Come Giunta abbiamo già deliberato su questo punto adesso la palla passa al consiglio ed è qui che si sono verificati i problemi”

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