“Il secolo è mobile” di Gabriele Del Grande: un viaggio tra storia e futuro delle migrazioni

Continua il percorso verso il 25 aprile della rete di associazioni Bedda Ciao, che, dopo gli eventi “Bedda ca nun senti: dialoghi sul Meridione” e “Bedda Matri: omaggio alle Madri Costituenti e Donne della Resistenza”, propone un nuovo appuntamento di grande impatto culturale e sociale.

Questa sera alle 20:45, il Nuovo Cineteatro Aurora ospiterà lo spettacolo “Il secolo è mobile”, un monologo multimediale di Gabriele Del Grande. Attraverso immagini e parole, il giornalista, scrittore e regista accompagnerà il pubblico in un viaggio nel tempo, esplorando la storia e il futuro delle migrazioni in Europa.

Un secolo fa, non esistevano visti né passaporti. Oggi, il Mediterraneo è diventato un confine di morte, con oltre cinquantamila migranti annegati lungo le rotte del contrabbando. Come si è arrivati a questo punto? E come sarà possibile uscirne? Queste sono le domande su cui si sviluppa la narrazione di Del Grande.

Andrea Segre, regista e socio di Zalab, che ha prodotto e distribuito lo spettacolo, sottolinea l’importanza di questo lavoro: “Del Grande ci regala l’inattesa possibilità di liberarci dalle sensazioni di asfissia e impotenza che in molti proviamo rispetto ai temi dell’immigrazione. Lo fa grazie alla storia e al futuro: da un lato, riporta alla luce memorie dimenticate attraverso filmati, fotografie e racconti; dall’altro, analizza dati e riflessioni per aiutarci a comprendere cosa ci aspetta. Seguirlo in questo viaggio significa non restare intrappolati in un presente che rischia di diventare sempre più piccolo, chiuso e miope.”

Gabriele Del Grande racconta le migrazioni dal 2006, anno in cui ha fondato l’osservatorio Fortress Europe. Da allora, ha viaggiato in una trentina di paesi tra le due sponde del Mediterraneo, il Nord Europa e il Sahel. Tra le sue pubblicazioni, Mamadou va a morire (2007), Roma senza fissa dimora (2009), Il mare di mezzo (2010), Dawla (2018) e Il secolo mobile(2023). Nel 2014 ha ideato e co-diretto il documentario Io sto con la sposa.

L’evento è reso possibile grazie al sostegno di Antica Dolceria Bonajuto, Crisci Ranni, Coop – Associazione Siciliana Consumatori Consapevoli, WeCare, Banca Etica, A’ Lecca e a’ Mecca – ospitalità siciliana, Piccoli Fratelli, Centro Educativo Alzheimer, Modica Eventi, in collaborazione con la libreria Zazie.

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