La consigliera Frasca sul randagismo: bene le Associazioni, ddl ritirato, ma qualcosa salverei

Riceviamo e volentieri pubblchiamo una lettera aperta della consigliera avv. Elena Frasca in merito al ddl sul randagismo che tante polemiche ha suscitato.

Pregiatissimo Direttore,

La ringrazio per avermi chiamato in causa sulla tematica della tutela degli animali che, come ha già scritto Lei, mi sta molto a cuore e chiedo venia se non ho risposto tempestivamente all’invito ad esprimere una mia opinione sul disegno di legge regionale relativo a modifiche e integrazioni alla legge regionale 8 agosto 2022, n. 15 “Norme per la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo”.  

Intanto la notizia certa è che il disegno di legge in questione è stato definitivamente e, aggiungo io, giustamente ritirato.

Va precisato che questo disegno di legge, elaborato dalla VI Commissione regionale competente in materia di salute, servizi sociali e sanitari, è scaturito dalla constatazione della inapplicabilità di fatto della legge regionale 15/2022. Questa legge attualmente in vigore, infatti, pur contenendo aspetti positivi, tra cui l’istituzione del Garante regionale dei diritti degli animali, risulta troppo farraginosa e, in alcuni punti, eccessivamente gravosa o superflua a tal punto che gran parte delle norme non sono state mai attuate.

Era ed è, dunque, necessario mettere mano sul testo della L.R. 15/2022, al fine di rendere operativa e concreta la tutela degli animali d’affezione e una prevenzione efficace del fenomeno del randagismo.

Ritornando al disegno di legge 738, a mio avviso qualcosa da salvare c’è! Mi riferisco all’abolizione dell’elenco dei cani a rischio di aggressività, che può causare discriminazioni ingiustificate nei confronti di alcune tipologie di cani e renderne difficile se non impossibile l’adozione; all’abrogazione della norma relativa alla banca dati regionale del DNA canino, un onere supplementare senza alcun reale effetto sulla gestione del randagismo; all’eliminazione degli sgravi fiscali in caso di adozione degli animali poiché, in mancanza di effettivi controlli, la possibilità di usufruire di questi sgravi potrebbe comportare adozioni non responsabili, ossia finalizzate solo ad ottenere il beneficio fiscale senza preoccuparsi del benessere dell’animale; all’abrogazione della norma, anche questa finora mai applicata, che prevede convenzioni per l’impiego dei lavoratori forestali nelle operazioni di prelievo sul territorio, monitoraggio e censimento dei cani e dei gatti vaganti e nelle attività di controllo della corretta identificazione dei cani padronali. Ed ancora approvo l’eliminazione dell’intervento dei cittadini iscritti nell’elenco comunale per il contrasto al randagismo quando si tratta di rimuovere le situazioni di pericolo sia per gli animali che per le persone, un intervento che potrebbe generare pericoli e rischi imprevedibili.

Del ddl non ho condiviso, anche come socia LAV, il ridimensionato del ruolo delle associazioni animaliste la cui azione deve essere invece preservata e valorizzata, come necessario supporto alle istituzioni locali, per il contrasto al randagismo, la gestione degli animali (soprattutto di quelli con problemi comportamentali o con disabilità) all’interno dei rifugi sanitari e dei rifugi/canili ed ancora per la promozione delle adozioni.

Allo stesso modo ritengo essenziale la permanenza ed anzi il potenziamento dei rifugi sanitari per la sterilizzazione, la cura e l’osservazione degli animali recuperati sul territorio, il mantenimento all’interno degli stessi di almeno un assistente veterinario e la reperibilità del personale per le ore notturne ed i giorni festivi. Anche i canili rifugio rappresentano un presidio di fondamentale importanza, soprattutto per gli animali difficili da adottare, come cani anziani o con patologie croniche, per quelli che, provenienti dai rifugi sanitari, non possono essere reimmessi nel territorio e anche per quei cani che, ahimè, sono “oggetto” di rinuncia di proprietà; motivo per cui reputo sia necessario potenziare il numero degli addetti all’accudimento e alla pulizia dei box.

Un altro aspetto dell’attuale legge 15/2022 da mantenere sono i voucher per l’acquisto di cibo, cure veterinarie e altri beni essenziali, incentivando in tal modo adozioni responsabili dei cani presenti nei rifugi e fornendo un supporto concreto per chi accoglie un animale in famiglia.

Fatte queste brevi considerazioni, ritengo che hanno fatto bene le associazioni animaliste a far sentire la loro voce e, però, vorrei sottolineare che la tutela degli animali e, in questo caso, degli animali d’affezione è innanzitutto un dovere e un obbligo delle Istituzioni a vari livelli ed altresì un valore comune che non può appartenere ad una sola parte politica e non può essere oggetto di strumentalizzazioni mirate, come è successo in questa circostanza, in cui esponenti politici hanno colto l’occasione per conquistare le luci della ribalta, nonostante gli stessi, ben prima della levata degli scudi delle associazioni animaliste, avessero avuto la possibilità di intervenire sul disegno di legge e non lo hanno fatto!

Vorrei ribadire che il disegno di legge in questione è stato predisposto dalla Commissione VI regionale competente in materia di salute, servizi sociali e sanitari in cui sono presenti ben due deputati del Movimento 5 stelle, ossia il capogruppo On. De Luca Antonino e l’On. Gilistro Carlo, i quali nessuna modifica, nessun emendamento, nessuna critica hanno espresso in quella sede pur avendone la facoltà! Ecco perché la deputata regionale On. Stefania Campo dovrebbe rivolgere ai suoi colleghi di partito le invettive che la stessa riserva alla DC.

Inoltre vorrei anche far presente che il medesimo disegno di legge è stato integrato con disposizioni pervenute dall’Assessorato regionale della salute, sulle quali, ancora una volta, i componenti della Commissione nulla hanno eccepito, anzi, hanno espresso parere favorevole!

Detto ciò, mi auguro che il prossimo progetto di legge sia l’occasione buona per riprendere il dibattito sulla rimodulazione della L.R. 15/2022, ascoltando i rappresentanti delle Istituzioni e delle associazioni animaliste, gli operatori del settore e i volontari della società civile, tutti chiamati a vario titolo a tutelare gli animali e a contrastare il fenomeno del randagismo nella nostra Regione.

Cordialmente

Elena Frasca

Elena FrascaConsigliera comunale 
Gruppo Siamo Modica 

Ard, Democrazia Cristiana, elena frasca, Gruppo Siamo Modica, Legge 15/2022, rifugi sanitari, Stefania Campo

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