Randagismo, tutti contro al ddl regionale della Dc: “Un attacco ai diritti degli animali”

In questi giorni sta facendo molto discutere il disegno di legge regionale sul randagimo. Sappiamo che ci sono state molte prese di posizione contrarie alla sua approvazione soprattutto da parte di associazioni e volontari siciliani, grazie ai quali il testo è stato rinviato in Commissione Salute e probabilmente verrà definitivamente cestinato.
Ma quello che non sapevamo è che dietro questo disegno di legge ci fosse in prima linea la Dc. In particolare il Disegno di legge porta la firma degli onprevoli Ignazio Abbate e di Carmelo Pace. Ad evidenziarlo è stata la deputata regionale del movimento cinque stelle Stefania Campo.
Ma cosa provocherebbe l’approvazione di questo Disegno di legge? “Delle conseguenze disastrose per gli animali” Risponde la Campo che spiega anche quali sarebbe queste conseguenze: “i rifugi pubblici verrebbero affidati esclusivamente a ditte private, senza alcuna garanzia per il loro benessere; verrebbe eliminato il parametro minimo di un operatore ogni 80 cani; sarebbero cancellati gli incentivi alle adozioni e non ci sarebbe più l’obbligo di un veterinario reperibile per le emergenze. Inoltre, si interromperebbero le sterilizzazioni per i gatti delle colonie e sarebbe vietata la reimmissione in libertà dei cani di quartiere già sterilizzati e accuditi”
La Campo definisce tutto questo “un attacco senza precedenti ai diritti degli animali, portato avanti dalla Democrazia Cristiana, un partito che ancora una volta dimostra di agire nell’interesse di pochi, ignorando il bene comune”
Secondo la Campo inoltre dietro questa operazione si nasconde, ovviamente, “l’ennesimo tentativo del Governo Schifani di smantellare il sistema pubblico, mettendo il profitto al di sopra di tutto.
Come Movimento 5 Stelle, non lo permetteremo-conclude la Campo-Faremo tutto il possibile per impedire che questa assurdità venga riproposta. Gli animali non hanno voce, ma noi sì quindi difendiamo i loro diritti!”
A questo proposito ci sarebbe piaciuto conoscere il pensiero della consigliera comunale della Dc di Modica, avv Elena Frasca che sappiamo essere molto sensibile a questa tematica. La Frasca, nel passato, ha dimostrato concretamente di essere a fianco degli amici a 4 zampe e adesso bisognerà capire se la sua fedeltà a loro sia maggiore di quella nei confronti del suo deputato di riferimento. Da noi invitata a dare una sua posizione, ha preferito non rispondere. Rispettiamo la sua scelta.
Intanto sulla questione è intervenuta anche Sinistra Italiana. In particolare Pierpaolo Montalto, Segretario Regionale Sinistra Italiana e Marta Filippini di Sinistra Italiana Ragusa si dicono profondamente preoccupati per alcune disposizioni che rischiavano di indebolire strumenti fondamentali per la protezione degli animali e si chiedono quali interessi si celano dietro quel Disegno di legge, che il presidente della VI commissione, con estrema leggerezza, ha portato in aula, senza audire le associazioni animaliste, L’ANCI, le ASP veterinarie e il garante per i Diritti degli Animali.
Alleanza Verdi Sinistra propone ai deputati dell’ARS che siedono in VI commissione, di far propri gli emendamenti alla legge esistente presentati dalle associazioni animaliste, emendamenti finalizzati a preservare e rafforzare gli aspetti virtuosi della normativa attuale.Anche il nostro partito vigilerà affinché non si faccia nessun passo indietro sui Diritti degli Animali.
gic
Carmelo Pace, Dc, diritti degli animali, Disegno di legge regionale, elena frasca, ignazio abbate, movimento cinque stelle, randagismo, Sinistra italiana, Stefania Campo