I 12 consiglieri Dc di Modica accusano: la sindaca inciucia con il Pd. Poidomani smentisce ( Video)

Si sono dichiarati all’opposizione, ma non hanno i numeri per presentare una moziona di sfiducia al primo cittadino. Avviata azione di logoramento come strategia politica. Poidomani (Pd) rigetta le accuse e l’ex assessore Giorgio Belluardo non capisce perchè è stato sostituito.
Dopo l’ultimo consiglio comunale di Modica, ed ignorando la dichiarazione del sindaco Maria Monisteri che prende atto che “esiste una nuova opposizione” i dodici consiglieri abbatiani continuano imperterriti questa crociata contro l’amministrazione comunale avviata per nome e per conto dell’on Ignazio Abbate. E lo fanno con continui attacchi nei confronti del primo cittadino come in quest’ultimo comunicato in cui sollevano un sospetto ovvero che tra il Pd e la Sindaca ci sia un accordo. Ma il Partito Democratico smentisce.
Nel comunicato i consiglieri abbatiani Piero Covato, Rita Floridia, Alessio Ruffino, Giovanni Alecci, Massimo Caruso, Lorenzo Giannone, Miriam Franzò, Leandro Giurdanella, Elena Frasca, Daniele Scapellato, Giammarco Covato, Paolo Nigro parlando di “Un accordo suggellato in consiglio comunale dall’accettazione silente da parte dei consiglieri di sinistra delle informazioni, quelle si fuorvianti e prive di qualsiasi spessore politico, rese dal Sindaco sul percorso di formazione della nuova Giunta; non si ricorda a memoria d’uomo un’opposizione silente di fronte ad una così grave crisi politica dell’amministrazione e della maggioranza; non si ricordano a memoria d’uomo soggetti politici che fino a pochi mesi fa si scambiavano strali dai palchi sulla pubblica piazza, oggi compattarsi esclusivamente per l’odio viscerale, e personale, nei confronti di chi, il progetto politico originario della sindaca Monisteri lo ha immaginato, costruito e accreditato con il suo ampio consenso”
Ma è certamente nella parte finale del comunicato che i consiglieri danno il meglio di loro stessi con citazioni degne di nota: “Solo gli stupidi non cambiano idea, ma solo San Paolo fu folgorato sulla strada di Damasco; evidentemente sarà la stessa strada percorsa dalla Sindaca, che, dimenticando la sua storia politica, nata e sviluppata al fianco di Abbate, ed in alternativa ai suoi nuovi alleati ed alla sinistra, è rimasta talmente affascinata dalle sirene che arrivano dai soliti noti, da decidere di venire meno all’impegno con gli elettori, cancellare dal panorama istituzionale i consiglieri più eletti, divenuti assessori, e dunque dimessisi a seguito di apposita richiesta dello stesso sindaco, e venire meno a quel principio di lealtà verso i cittadini ed il progetto politico che dovrebbe essere la bussola di ogni buon amministratore. Né ci commuove questa continua autocelebrazione che la sindaca fa di sé stessa: laddove troppo spesso si ripete “io” manca quel “noi” che, in nome e per conto della città qualifica l’azione di ogni amministrazione. Ed allora buon lavoro alla nuova giunta, primo esperimento a Modica di accordo politico tra Pd e parte del centro destra; attendiamo la dichiarazione formale dell’accordo, e la presa d’atto che il progetto politico originario è stato cancellato per esclusiva volontà della Sindaca. Una scelta che non condividiamo e che dovrebbe avere, coerentemente, un unico sbocco possibile: le dimissioni dell’amministrazione, l’ufficializzazione della nuova alleanza e le elezioni per consentire alla città di esprimere, con l’unico metodo democraticamente possibile, il voto, il proprio parere sul più clamoroso inciucio della storia. Sarebbe però bene che la Sindaca ricordasse la storia: dopo le Idi di Marzo, tradito Cesare regnerà Ottaviano e non Bruto. E se non l’avesse capito, Ottaviano è già pronto nella mente di qualcuno dei suoi nuovi alleati a succedergli”
Al di là delle parole e delle citazioni, ci sono due elementi che vanno evidenziati. E’ partita la campagna di logoramento contro la Giunta di Maria Monisteri, e, l’altra, è la evidente difficoltà numerica di presentare una sfiducia al sindaco per mandarlo a casa ed azzerare il consiglio. Quindi, per buona pace di tutti, saranno mesi difficili…
Pronta la replica del Pd affidata alle parole del segretario cittadino Salvatore Poidomani che sgombra ogni dubbio su possibili inciuci rimandandoli al mittente e ricordando alla città il ruolo di opposizione che da sempre il partito ha ricoperto e che continuerà a ricoprire:
Parole chiare quelle del segretario Poidomani che non lasciano spazio ad altre interpretazioni che invece vorrebbero dare i consiglieri che sperano che la sindaca si dimetta per riprendere in mano le redini del potere magari presentando questa volta il candidato giusto.
E a quanto pare non solo i dodici consiglieri a volere le dimissioni della sindaca. A volerle anche l’ex vicesindaco di Modica Giorgio Belluardo che parla di “Fiducia Tradita, Verità Dovuta” e dopo un breve excursus della sua esperienza amministrativa con inevitabile citazione all’on Ignazio Abbate con cui, scrive Belluardo: “Ho iniziato il mio percorso politico” spiega ai modicani come sono andate le cose per far conoscere la (sua) verità su quanto accaduto:
“Durante l’attuale legislatura, grazie alla vostra fiducia, sono stato eletto consigliere comunale con quasi 600 voti. In seguito, la sindaca Maria Monisteri mi ha chiesto di rassegnare le dimissioni dal consiglio per assumere il ruolo di assessore e di vice sindaco, con la promessa di un percorso amministrativo basato sulla lealtà e la collaborazione. Ho accettato questa condizione in buona fede, mettendo davanti il rapporto umano e la volontà di lavorare per il bene comune. Ho svolto il mio ruolo con coscienza, trasparenza e passione, convinto che solo attraverso il lavoro e la dedizione si possa costruire un futuro migliore per la nostra città. Tuttavia, la sindaca, su consiglio di alcuni suoi mentori, ha ritenuto opportuno escludermi dalla giunta, motivando la sua decisione con ragioni prive di fondamento. Secondo loro, il mio ruolo era diventato “ingombrante” e la mia presenza da troppo tempo consolidata. Senza alcun tentennamento, ha deciso di rimuovermi dall’incarico, senza alcun riguardo per la fiducia e l’impegno che avevo riposto nel progetto amministrativo. Mi chiedo: è questa la giusta ricompensa per chi ha servito con lealtà e serietà? È accettabile un metodo di gestione basato su epurazioni dettate da meri calcoli politici piuttosto che sul merito e sulla dedizione al lavoro? Io credo di no. Credo fermamente che l’unico vero giudice debba essere il popolo, gli elettori, coloro che con il loro voto hanno espresso la loro fiducia in un progetto. Non accetto che chi ha fallito nel governare cerchi di nascondere le proprie manchevolezze riversando le proprie responsabilità su altri. Non accetto che chi ha dimostrato incapacità politica si sottragga al giudizio dei cittadini rifugiandosi dietro scuse e false giustificazioni. Se davvero la sindaca crede nella sua amministrazione, abbia il coraggio di restituire la parola ai cittadini, si sottoponga al loro giudizio e accetti con umiltà il responso delle urne. A voi, cari concittadini, ribadisco il mio impegno e la mia dedizione. Continuerò a lottare per i valori in cui credo e per il bene di Modica, con la determinazione che mi ha sempre contraddistinto. Non permetterò che decisioni ingiuste e poco trasparenti compromettano il futuro della nostra città”
L’obiettivo, della nuova opposizione, quindi è quello di indebolire la sindaca e screditarla agli occhi della città, ma ancora non sono state musurate le conseguenzache sul campo.
C’è chi sostiene, che forse, questa scelta di annientare la Monisteri ed il suo gruppo di sostegno, in realtà sta provocando la reazione esattamente contraria; ovvero oggi, agli occhi dei modicani, il sindaco Maria Monisteri, pur con le sue responsabilità, è vittima e l’on Abbate e i suoi, sono i carnefici. Sarà? La risposta verrà dai fatti.
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