Per “Chi suona la Campana”, sperando non a morto per l’Italia e l’Europa

Di Salvatore.G.Blasco
L’uomo non ha natura, ciò che è ha è…la storia. Questa di Ortega y Gasset serve a stimmatizzare la decisiva svolta del pensiero storiografico all’inizio del ventunesimo secolo con la risoluzione del dualismo logico tra essere e divenire, tra il mondo della natura e quello della storia.

Con il netto distacco della scienza dello spirito e della cultura dai ceppi del pensiero naturalistico, ci si apriva, così, al riconoscimento della coscienza storica, gnoseologicamente intesa alla ricerca, mercè la storia elevata a sistema, non più di stadi del mondo fisico, bensì della cultura e della vitaumana del passato.
Coscienza storica nel senso di consapevolezza, ovvero di autocertezza di quel che l’umanità sa di se stessa, del suo presente, come pure, entro certi limiti, del suo passato.
Detto questo aggiungiamo quanto segue: Il rafforzamento dei rapporti con l’Europa è altrettanto essenziale in un mondo che sta rapidamente cambiando e in cui nessun Paese da solo può sostenere sfide economiche e impegni sociali e civili che hanno assunto oramai un carattere globale.
Le sfide che ci attendono per preservare i risultati finora raggiunti e assicurare un avvenire alle più giovani generazioni richiedono non solo energie e risorse, ma anche attitudini e capacità adeguate in termini di scelte politiche, di strategie economiche , di cultura sociale.
Sono queste le qualità di cui deve dare prova il nostro Paese, alla conclusione di un complesso capitolo della storia italiana, segnato da profonde trasformazioni ma anche da tanti problemi irrisolti che si è aperto nell’immediato dopoguerra, e alla viglia di un nuovo secolo così denso di incognite sotto ogni profilo.
Purtroppo ancora oggi l’Europa presenta 27 Stati che camminano ognuno per conto proprio facendosi la guerra fra di loro rendendo così l’Europa solo una espressione geografica.
Ecco perché i vari Putin e Trump la fanno da padroni.
Paradossale ma ci tocca di assistere ad esternazioni di Trump che non hanno nulla di razionale.
Per Trump , Ucraina e Ue non contano.
La conseguenza di quanto precede è che su un terreno concreto – qual è quello della guerra russo- ucraina la mossa di Trump è stata del tutto inequivocabile: parlare con Putin e iniziare le trattative senza il presidente ucraino è stata una vera vastasata.
Non contento chiede all’Ucraina per essere aiutata le terre rare come pizzo è un’altra vastasata.
Chiudo sperando almeno nel nostro Paese che non abbocchi a questi soprusi.
Altrimenti la campana suonerà a morto per noi e per l’Europa intera.
S.G.B