Ispica, Gianni Stornello (Pd) non vota la sfiducia al sindaco e il partito lo attacca e si spacca

Dopo il consiglio comunale in cui il sindaco Leontini non ha ottenuto la sfiducia presentata da otto consiglieri di opposizione, era prevedibile che ci sarebbero state delle ripercussioni sulla politica in generale.
Soprattutto nei confronti dei due consiglieri Paolo Monaca di Sud Chiama Nord e Gianni Stornello del Pd accusati di non aver votato la sfiducia e quindi di aver “salvato il sindaco Leontini”.
Nonostante i due consiglieri avessero specificato proprio in quella seduta le regioni della scelta di uscire dall’aula per “non essere strumentalizzati” da quella che entrambi hanno definito una lotta interna al centrodestra questo non è bastato per assolverli.
Il Partito democratico di Ispica con una nota a firma del segretario cittadino Salvatore Fronterre’ punta il dito contro il consigliere Gianni Stornello accusato, lèggiamo testualmente, “di aver deciso, senza alcun preavviso e in totale autonomia, di abbandonare l’aula consiliare al momento della votazione, impedendo di fatto la caduta di un governo locale già privo di numeri e di credibilità”
La nota continua sottolineando che ”Questo comportamento rappresenta una grave mancanza di rispetto nei confronti del partito e della linea politica decisa in modo unanime dalla segreteria e dal direttivo. Il Partito Democratico aveva preso una posizione chiara e condivisa, volta a porre fine a una gestione amministrativa inconcludente. La scelta del consigliere Stornello di non rispettare questa indicazione ha indebolito l’azione politica del partito e sollevato legittime perplessità tra i nostri iscritti e sostenitori”
Insomma a loro dire il consigliere Stornello avrebbe preso questa decisione in autonomia ma qualche ora dopo questo comunicato ne arriva un altro a firma dell’ On. Anthony Barbagallo, segretario regionale del PD, di Lino Giaquinta, segretario federazione provinciale del PD e dell’ On. Nello Dipasquale, breve ma conciso. “Piena fiducia al lavoro del nostro consigliere comunale Giovanni Stornello che non ha votato la mozione di sfiducia promossa dal primo firmatario consigliere Angelo Galifi. Noi siamo e restiamo il Partito di Pio La Torre e Piersanti Mattarrella e con grande attenzione scegliamo, per storia e valori, gli alleati con cui condividere percorsi e azione politica, con l’unico comune denominatore del rispetto della legalità”
Viene insomma ripreso il tema fondamentale della legalità su cui ha basato la sua scelta di non voto il consigliere Stornello ma che non sembra interessare il suo partito a livello cittadino visto che nella nota del segretario Fronterre si legge che “Le motivazioni addotte dal consigliere, legate alla “questione etica e morale”, pur toccando un tema rilevante, non possono giustificare la mancata assunzione di responsabilità politica in un momento così delicato per la città.” In realtà a noi ci pare che il consigliere Stornello sia stato l’unico a comprendere il momento delicato che sta attraversando la città e ad assumersi la sua responsabilità cosa che non ha fatto nessun altro. Perché forse qualcuno non ha ben capito che il tema di dibattito ad Ispica non è politico ma etico.
Fra l’altro proprio qualche giorno prima della votazione l’on Nello Dipasquale si era espresso piuttosto chiaramente nei confronti della sfiducia non assolvendo l’amministrazione Leontini ma dichiarando proprio che “il Pd non sarebbe stato l’utile idiota di chi non ha cuore il bene della città ma solo l’interesse a posizionarsi per governare magari peggio di chi sta governando”
Insomma non ci sembra da queste parole che il consigliere Gianni Stornello abbia, come sostiene nel comunicato il segretario cittadino del suo partito fatto di testa sua, piuttosto il contrario forse è il segretario che pressato da qualcuno ha deciso di fare questo comunicato che guarda caso è stato ripreso dai consiglieri oppositori e sconfitti che volevano a tutti costi la sfiducia al sindaco. Per la serie “quando la volpe non arriva a l’uva dice che è acerba”
Quindi crediamo che il Pd di Ispica debba dare conto e ragione a suoi vertici regionali e provinciali di questo comunicato che si inserisce alla perfezione nel clima cittadino post consiglio. E lo farà giovedì nel corso dell’assemblea cittadina a cui parteciperanno a questo punto anche i vertici del partito.
Infatti non avendo potuto sfiduciare il sindaco in aula i consiglieri lo stanno cercando di fare fuori dall’aula avviando una campagna di screditamento che era già in atto ma che sta assumendo contorni sempre più minacciosi.
Il problema reale del sindaco è che a questo punto non sa più di chi fidarsi perché se i nemici lo denigrano, gli amici o almeno quelli che dovrebbero essere tali, non lo aiutano di certo. Non è infatti a nostro dire sbagliata l’analisi dei consiglieri Monaca e Stornello che parlano di una faida interna al centrodestra. Se ci pensiamo bene è proprio così: a votare la sfiducia, tralasciando per un attimo i nomi dei consiglieri ci sono i partiti: da una parte il gruppo Muraglie che fa riferimento ad Ignazio Abbate e quindi alla Nuova Dc di Totò Cuffaro, dall’altra il gruppo Milana Galifi che fa riferimento all’Mpa di Raffaele Lombardo.
Entrambi fanno parte alla Regione del centrodestra che sostiene il Presidente Renato Schifani di Forza Italia il partito che oggi ha riaccolto Innocenzo Leontini. Capite quindi che c’è qualcosa che non va e che il sindaco ovviamente dovrà avere delle risposte dai suoi alleati più che dai suoi nemici. Ma d’altronde si è sempre detto “Dai nemici mi guardo io, dagli amici mi guardi Iddio” ma su questo ci torneremo perché merita un approfondimento e perché è importante per capire anche il ruolo di Ignazio Abbate nella vicenda ispicese.
Intanto una cosa è certa: il clima in città non è sereno, ci sono ancora alcune vicende aperte che meritano di essere chiarite, e che molti stanno sottovalutando non si comprende se per superficialità o per paura, vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni.
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