Apertura della Porta Santa nelle diocesi di Ragusa e Noto

Ieri, in tutte le diocesi del mondo, si sono aperte le Porte Sante nelle chiese cattedrali, come voluto da Papa Francesco in occasione del Giubileo del 2025 dedicato alla speranza.

Anche nelle diocesi del nostro territorio, in particolare a Ragusa e a Noto, si sono tenute solenni celebrazioni per vivere questo momento significativo.

A presiedere questi momenti sono stati rispettivamente i vescovi Mons. Giuseppe La Placa per Ragusa e Mons. Salvatore Rumeo per Noto.

Da Piazza Cappuccini fino alla Cattedrale di San Giovanni

A Ragusa, erano presenti il questore e i comandanti provinciali dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, oltre a migliaia di fedeli di tutta la Diocesi. Alle ore 18:00, il corteo è partito da Piazza Cappuccini in direzione della Cattedrale di San Giovanni Battista. All’arrivo, Mons. Giuseppe La Placa si è soffermato presso la Porta Santa e successivamente al battistero, dove ha benedetto i fedeli con l’acqua, richiamando il significato del battesimo.

Il vescovo La Placa ha sottolineato: “Il Giubileo è l’occasione per tutti noi in questo anno: con perdono e viverlo con gioia.”

Durante l’omelia, Mons. La Placa si è soffermato sul significato della celebrazione, ricordando: “L’Anno Santo, al quale con questa solenne Celebrazione diamo inizio, è un’opportunità che non possiamo e non dobbiamo perdere. Apriamoci alla misericordia di Dio. I pellegrinaggi che quest’anno faremo a Roma e negli altri luoghi giubilari siano segno del nostro desiderio di conversione, per orientarci verso la Santità di Dio. Pellegrini di speranza, poiché è nella speranza che possiamo comprendere il senso della storia e della nostra vita. E la speranza cristiana ha un nome e un volto: Gesù Cristo. Solo se assumiamo lo sguardo di Gesù saremo capaci di vedere l’opera di Dio. Fratelli carissimi, in questo Anno Giubilare, la luce della speranza possa accendersi nei nostri cuori e, attraverso di noi, nel cuore di chi ci è vicino.”

Un pellegrinaggio tra le vie barocche di Noto

A Noto, erano presenti i gonfaloni dei nove comuni della diocesi, i sindaci, i componenti delle giunte comunali, la commissaria straordinaria del Libero Consorzio di Ragusa e i comandanti delle forze dell’ordine dei diversi comuni. Una folla numerosa ha preso parte alla celebrazione.

La processione è partita dalla Basilica del Santissimo Salvatore per poi dirigersi verso la Cattedrale, formando un lungo corteo. Dopo i riti iniziali per l’apertura della Porta Santa, Mons. Salvatore Rumeo ha asperso i fedeli, invitandoli a vivere il Giubileo come un tempo di speranza.

Il vescovo ha affermato: “S’innalza oggi il nostro canto di lode al Signore, la lode di tutta la comunità mentre «si fermano i nostri piedi» dinanzi alla porta della salvezza che è Cristo Signore, unico Salvatore del mondo. Desiderosi anche noi di incamminarci alla ricerca della speranza, oggi chiediamo al Signore che indichi a tutti la via per raggiungerla e possederla.”

Mons. Rumeo ha inoltre ricordato, nel corso dell’omelia: “Carissimi, il Cristo è la «strada», Lui è la «porta», Lui è la «vita», Lui è il «Buon Pastore», Lui è «l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo» (Gv 1,29). Lui è la speranza del mondo, la speranza che anima le nostre esistenze. Quella speranza che ha riempito di fede e amore la vita di tanti santi discepoli del Signore della nostra terra: il pellegrino Corrado, Guglielmo, Antonio Etiope, Girolamo Terzo, Madre Maria Crocifissa Curcio, Giorgio La Pira, Nino Baglieri e tante anime nascoste che hanno detto di sì al Vangelo della speranza.”

Si è poi soffermato sul tempo di grazia, qual è appunto il giubileo. Essendo il Giubileo un cammino di conversione, Mons. Rumeo ha evidenziato che “il suo luogo per antonomasia rimane il cuore, l’io profondo, la cella del proprio spirito.”

Alla fine della celebrazione, il vescovo ha consegnato ai sindaci e ai vicari foranei un messaggio augurale per vivere al meglio questo anno giubilare. Il messaggio è stato poi distribuito anche ai fedeli presenti.

Le cattedrali saranno, lungo quest’anno, chiese giubilari, dove sarà possibile vivere il Giubileo della Speranza secondo le indicazioni della Chiesa.

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