Ritardi allarmanti nel riconoscimento dell’invalidità civile: interviene la CGIL di Ragusa
Ritardi allarmanti nel riconoscimento dell’invalidità civile, dell’indennità di accompagnamento e legge 104, a Modica per le visite di revisione costretti a recarsi a Noto o a Siracusa. La CGIL chiede soluzioni immediate e un piano coordinato.
Ad evidenziare la problematica è il segretario provinciale della CGIL, Giuseppe Roccuzzo che dichiara: “I dati emersi indicano che per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile, tra fase sanitaria e amministrativa, sono necessari in media quasi 300 giorni, con picchi di attesa che superano i 9 mesi. Questi ritardi rappresentano una grave violazione dei diritti delle fasce più deboli della popolazione, che da anni si trovano a subire disagi sempre più accentuati, aggravati ulteriormente dalla pandemia,” aggiunge Roccuzzo.”
Nel comprensorio di Vittoria, la situazione è resa ancora più complicata dalla mancanza di medici per l’esecuzione delle visite domiciliari, fondamentali per quei cittadini impossibilitati a muoversi.
A Modica, invece, oltre ai ritardi generalizzati, si registra l’ulteriore disagio per i cittadini già titolari di indennità di invalidità civile o di accompagnamento che sono costretti a recarsi a Noto o Siracusa per le visite di revisione. Questo passaggio è indispensabile per continuare a ricevere le prestazioni economiche, ma rappresenta un aggravio insostenibile per molte famiglie, soprattutto per chi vive situazioni di fragilità.
La CGIL di Ragusa sollecita l’attuazione immediata di un piano organico e coordinato dall’INPS, in grado di uniformare le procedure su tutto il territorio. Tra le proposte avanzate: Azzeramento dell’arretrato delle pratiche di invalidità civile e indennità di accompagnamento; Promozione della visita agli atti come modalità prioritaria per snellire i tempi e ridurre l’impatto organizzativo delle visite in presenza.
Collaborazione effettiva tra INPS, Regione Sicilia e aziende sanitarie provinciali per velocizzare l’intero iter procedurale attraverso l’attivazione delle convenzioni provinciali, come tra l’altro già sperimentato in altre due province.
“Lo scorso marzo a Palermo, durante un incontro tra l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, e il Comitato regionale INPS, è stato promesso un intervento congiunto per risolvere i ritardi. Tuttavia, a oggi la situazione è rimasta invariata. All’ulteriore incontro di fine novembre è emersa la soluzione delle convenzioni provinciali per snellire le procedure e velocizzare i tempi di attesa delle visite ex novo e revisioni. Per questo motivo chiediamo di essere parte attiva nel tavolo tecnico annunciato, così da rappresentare le istanze del territorio e contribuire a trovare soluzioni rapide ed efficaci,” conclude Roccuzzo.
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