Chiude a Ragusa la Piscina Comunale, per l’assessore Digrandi riapre a dicembre, Bennardo chiede chiarimenti

Ragusa – La Piscina Comunale di Ragusa è stata nuovamente chiusa a causa di un guasto, ma indiscrezioni dicono che la nuova chiusura sai dovuta alla caduta di calcinacci caduti in una parte della struttura di contrada Selvaggio.
La situazione è già al vaglio dell’ufficio tecnico comunale che sta monitorando la situazione e a breve dovrebbe trovare le soluzioni per sopperire alla nuova chiusura. Secondo l’assessore allo Sport Simone Di Grandi si tratterebbe di problemi risolvibili in pochi giorni e la struttura natatoria dovrebbe tornare fruibile entro il prossimo 2 dicembre.
Su quanto accaduto alla Piscina Comunale è intervenuto il consigliere Bennardo che chiede di fare chiarezza.
“La piscina comunale di Ragusa chiusa per guasto a data da destinarsi, un’altra volta. Questa la comunicazione giunta ai fruitori con un avviso ufficioso e che entra poco e niente nei dettagli dell’avvenimento che gli addetti ai lavori, invece, specificano come ennesima caduta di calcinacci dal soffitto. Per questa ragione ho protocollato una richiesta chiedendo l’accesso alla struttura in modo da fornire, in mancanza di comunicazioni ufficiali da parte dell’amministrazione comunale ed in particolare dell’assessore al ramo, maggiori informazioni alla cittadinanza. Come più volte specificato – continua Bennardo – i lavori a cui l’impianto sportivo comunale è stato sottoposto si sono dilungati nei tempi e hanno contemplato un grosso dispiego di fondi pubblici per un ammontare che ha sfiorato i 2 milioni di euro e che avrebbero dovuto consegnarci una struttura più performante oltre a garantire una riduzione delle tariffe per i cittadini, ad oggi giudicate esose. A tal proposito colgo l’occasione per segnalare di essere stato destinatario, insieme al sindaco e all’assessore comunale al ramo Simone Digrandi, dell’ennesima lettera di chiarimenti e rimostranze sul piano tariffario da parte di un’associazione sportiva. Anche in questo caso però non ho sentito commenti in merito. In attesa del riscontro alla mia interrogazione a risposta scritta, la cui scadenza per l’evasione era fissata al 30 ottobre, e sul cui merito si era espressa anche l’autorità nazionale anticorruzione, chiedo per l’ennesima volta chiarimenti. Anche su questi ultimi episodi”.