In scadenza la stabilizzazione di oltre 700 precari in Sicilia, CISL: “Occasione da non perdere”

Il tempo sta per scadere, questo è in sintesi l’appello lanciato dalla CISL-FP Sicilia in merito alla stabilizzazione di oltre 700 lavoratori precari degli enti locali siciliani.
Si tratta di 700 lavoratori inseriti nell’elenco regionale e in attesa da anni di un contratto a tempo indeterminato. La CISL-FP specifica che entro fine anno, infatti, scade la finestra normativa che consente di garantire finalmente a ciascuno di loro un futuro stabile. Tutto ciò sapendo che per questi lavoratori non ci sono altre proroghe all’orizzonte.
Circa 15 i comuni siciliani coinvolti
Questi lavoratori precari, attualmente con contratti a tempo determinato, operano in circa quindici Comuni della Sicilia e rappresentano una risorsa essenziale per il funzionamento dei servizi pubblici locali, che da anni si avvalgono della loro competenza e affidabilità. La Cisl Fp Sicilia sottolinea che, grazie alle deroghe previste dalla normativa e al finanziamento interamente coperto dalla Regione Siciliana, la stabilizzazione potrebbe realizzarsi senza gravare sui bilanci dei Comuni. Si tratta di un’opportunità irripetibile per risolvere una condizione di precarietà ormai divenuta insostenibile.
L’appello del sindacato alle amministrazioni
“È il momento di dare certezza a questi lavoratori e alle loro famiglie e di garantire al contempo la continuità dei servizi pubblici per i cittadini” affermano Daniele Passanisi, segretario generale Cisl Fp Sicilia, con Margherita Amiri e Mario Basile, rispettivamente segretaria regionale e responsabile dipartimento Funzioni locali della Cisl-Fp Sicilia.
Senza dubio la scadenza imminente rende questa opportunità particolarmente preziosa: significherebbe lasciare centinaia di lavoratori nell’incertezza, con un impatto negativo anche per la collettività.
Per questo la Cisl-Fp Sicilia esorta i sindaci e gli amministratori locali dei Comuni coinvolti a cogliere senza ulteriori indugi questa opportunità e ad accelerare le procedure di stabilizzazione.
“Ora è il momento di agire: non ci sarà un’altra occasione così favorevole e stabilizzare questi lavoratori non è solo un atto di giustizia, ma una garanzia di servizi migliori e più stabili per i cittadini”, continuano Passanisi, Amiri e Basile.
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