Saranno restaurate le tele della chiesa di San Giovanni Evangelista a Modica, pronte in estate?

Ieri mattina sono stati consegnati ufficialmente i lavori di restauro per le quattro tele della Chiesa di San Giovanni Evangelista a Modica Alta, a questi lavori si aggiunge il restauro di uno dei tre portoni d’ingresso del luogo di culto. Obiettivo riportare all’antico splendore questo gioiello modicano.
Alla consegna dei lavori presenti il parroco don Roberto Avola con alcuni membri degli uffici diocesani, che hanno accolto una folta delegazione comunale con in testa il sindaco Maria Monisteri, il suo vice Giorgio Belluardo, l’assessore Saro Viola e l’assessore al turismo Tino Antoci.
Inoltre, hanno preso parte alla consegna alcuni consiglieri comunali: Alessio Ruffino, Elena Frasca e Leandro Giurdanella.
Alla consegna dei lavori ha partecipato anche il Sovrintende ai Beni Culturali di Ragusa, Nino De Marco, con lui anche l’on.le Ignazio Abbate, che si è speso a livello regionale per l’avvio di questo importante restauro.
Il processo di restauro
“La chiesa che domina la parte alta della città era rimasta da tempo orfana dei dipinti che un tempo adornavano e completavano le Cappelle laterali e che rappresentano non solo una importante testimonianza del passato ma un percorso di catechesi attuale e contemporaneo atto alla trasmissione della fede tanto per i fedeli quanto per i numerosi visitatori che in estate esplorano la nostra città “arrampicandosi” fino al suo punto più alto” commenta Valerio Petralia, presidente dell’Associazione La Via delle Collegiate
Le quattro tele nei prossimi giorni saranno trasferite a Spoleto, presso la Coobec una delle più importanti ditte di restauro italiane. Nello specifico si tratta dei dipinti raffiguranti S. Francesco da Paola, S. Giuseppe Morente, S. Margherita e S. Maddalena.
La scelta della Ditta è stato effettuato dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Ragusa con l’affido diretto attingendo all’Albo dei Restauratori dove la Coobec di Spoleto è regolarmente registrata.
Le tele subiranno un delicato intervento di restauro non praticabile in loco e per questo si è reso necessario il trasferimento presso la ditta specializzata. Le tele sono state assicurate secondo il metodo “chiodo a chiodo” questo permette di assicurare le tele in ogni piccolo segmento.
“Una giornata importante per la cultura modicana. Questo edificio di culto probabilmente è sottovalutato, anche se è uno dei più belli, forse perché poco conosciuto. Il restauro dei quattro quadri speriamo sia il motivo in più per evidenziare la bellezza di questo luogo” ha detto a margine dell’avvio dei lavori il sovrintende Nino De Marco.
Restauro possibile grazie ai finanziamenti regionali
Il restauro si è reso possibile grazie a un emendamento inserito nella finanziare regionale del 2023 di ben 70.000 euro.
“L’obiettivo – ha dichiarato Ignazio Abbate – è riaverli nuovamente “a casa” per l’inizio dell’estate. Non vedo l’ora di poterli ammirare nella loro originaria bellezza che purtroppo negli anni è andata deteriorandosi. In occasione del sopralluogo effettuato oggi ho avuto modo di constatare anche lo stato di conservazione degli antichi portoni della Chiesa, in particolar modo di uno profondamente danneggiato. Chiederò una variante di perizia per ottenere un piccolo supplemento da parte della Regione ed includere così anche il ripristino dei portoni. In questo modo il gioiello del barocco che è la Chiesa di S.Giovanni risplenderà ancora di più e sarà ancora più apprezzata da fedeli e turisti”.

Il restauro dei portoni come avverrà? Lo abbiamo chiesto al Sovrintendente De Marco
La Chiesa di San Giovanni, a tre navate, presenta ben tre portoni di ingresso che necessitano di un importante restauro. L’argomento è stato oggetto di discussione nel corso della consegna dei lavori delle tele.
“Come Sovrintendenza – spiega Nino De Marco – ci siamo accorti che i portoni necessitano di essere restaurati. Per questo ci stiamo attivando per presentare una richiesta di somme supplementari per restaurarne due sue tre”.
Il terzo, quello ben messo, andrebbe solo ritinteggiato e questo sarà possibile già grazie ai residui dell’intervento di restauro delle tele.
“Il tutto per dare un lustro complessivo a questa meravigliosa Chiesa, che merita di essere vista e valorizzata. Perché questo monumento deve tornare in un circuito turistico di ampio respiro. Chi fa turismo, certamente, deve veicolare verso Modica Alta per questo è anche indispensabile un progetto che riporti ad abitare queste zone perché altrimenti si rischia di cimiterializzare un luogo” conclude Nino De Marco.
Foto di copertina La Via delle Collegiate
Alessio Ruffino, elena frasca, Giorgio Belluardo, ignazio abbate, Leandro Giurdanella, Maria Monisteri, modica, Nino De Marco, restauro tele, Roberto Avola, San Giovanni Evangelista, Saro Viola, Tino Antoci