Ragusa: dubbi sulla regolarità delle intercettazioni e violazioni, s’incaglia l’udienza “Mare Jonio”

Ragusa – E’ stata una giornata ragusana molto intensa quella di ieri per Luca Casarini e gli altri membri della nave Mare Jonio, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violazione di alcune norme del codice di navigazione.
La mattina un corteo solidale di attivisti non solo di Mediterranea, ma anche di Cgil, Anpi, Libera, Chiesa Valdese, Arcigay, Sinistra Italiana, ha accompagnato gli imputati fino al Palazzo di giustizia, ma qui sono subito venuti a galla degli elementi fondamentali che rischiano di fare “incagliare” il processo sul nascere.

L’accusa rischia infatti di vedere mutilato il “compendio probatorio” e la grande mole di conversazioni intercettate usate a sostegno. Per il governo non ci sarebbe stata nessuna irregolarità perchè non si sarebbe trattato di intercettazioni, ma di conversazioni trovate su un dispositivo, il gup però non è sembrato così d’accordo.
Gli avvocati difensori parlano di violazioni gravissime e su loro istanza il giudice ha ordinato lo stralcio dalla copia forense di tutte le intercettazioni irrilevanti.
Il prossimo 13 marzo verrà nominato il perito che dovrà occuparsene. Ma secondo gli avvocati ci sarebbero anche altre violazioni che vanno dall’omesso deposito delle intercettazioni da parte dell’accusa, alla traduzione, alla mancanza di diversi decreti di autorizzazione che adesso il gup dovrà vagliare e che mettono in bilico lo stesso svolgimento del processo.
Ricordiamo quali sono i fatti contestati: il salvataggio di 27 naufraghi rimasti per 38 giorni bloccati sulla Maersk Etienne, in balia dello scaricabarile fra Malta e le altre autorità marittime costiere. Intervenne la Mare Jonio e su indicazione del centro di coordinamento e soccorso, i naufraghi vennero trasbordati e accompagnati a terra.
Per la procura di Ragusa si sarebbe trattato di un “salvataggio su commissione” per la Maersk in cambio di una donazione di 125mila euro.
Dopo oltre tre anni e ventuno prime pagine sui quotidiani che hanno pubblicato atti che sarebbero dovuti essere secretati, la procura ha chiesto il processo su elementi che adesso toccherà al gup valutare.
La giornata si è conclusa ieri pomeriggio nella sede della CGIL di Ragusa dove i temi evidenziati dopo la prima udienza davanti al GUP del processo a carico dell’equipaggio della Mediterranea Saving Humans, sono stati oggetto di dibattitto.
“Dobbiamo porre la legge del mare e della solidarietà umana al centro di tutto, ha dichiarato Luca Casarini. Tutti quelli che credono in questo principio devono unirsi e fare rete perché tutti insieme sogniamo un mediterraneo diverso e un mondo nuovo. Il processo che si vuole intentare ha confermato di essere politico nel momento in cui si è costituito parte civile il Ministero degli Interni”.
La CGIL di Ragusa sarà a fianco di Mediterranea Saving Humans, vicinanza rinnovata per un nuovo appuntamento il 13 marzo prossimo con un concentramento in Piazza San Giovanni prima della seconda udienza davanti al GUP.

“La CGIL sostiene con piena condivisione questa battaglia, commenta Alfio Mannino, segretario generale della CGIL Sicilia, in quanto vi si afferma la necessità di salvare vite umane e la libertà di movimento. Ed è proprio questa libertà che garantisce la qualità del lavoro che è un bene da noi tutelato”
All’ inizio dell’incontro, coordinato dal segretario generale della CGIL di Ragusa, Peppe Scifo, ha relazionato Laura Marmarale, presidente di Mediterranea la quale cha denunciato il fatto che dal 2008 i decreti sull’immigrazione sono tutti rivolti alla sicurezza e quindi contro i migranti e la tutela dei diritti civili. Il favoreggiamento di migrazione clandestina è un reato di cui si è colpiti prima ancora che venga dimostrato.
Sta di fatto che c’è l’esigenza di non lasciare nessuno in mare. Dopo tre anni di indagini la presidente di Mediterranea, Marmarale rileva che una stampa orientata ha beneficiato delle intercettazioni facendo una informazione scorretta.
Peppe Scifo ha invitato infine un componente di Mediterranea alla riunione che si terrà a Lamezia Terme promossa dalla rete sindacale proprio sul tema della libertà di movimento delle persone.
Per completezza riportiamo anche le dichiarazioni in video rilasciate all’ufficio stampa della Cgil.
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