Modica, storia della Contea: Il prof. Uccio Barone anticipa i temi del convegno per i 600 anni dalla morte di Bernardo Cabrera

C’è una storia, che forse non tutti conoscono, e che però è profondamente legata al nostro territorio ma che ha anche una rilevanza internazionale.

Ed è la storia legata alla figura di Bernardo Cabrera, Conte di Modica. Ed è per questo che a 600 anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel 1423, la Società Ragusana di Storia Patria, presieduta da Carmelo Arezzo, con la direzione scientifica del Prof Uccio Barone, direttore della rivista Archivio Storico Ibleo, ha deciso di organizzare un convegno per far conoscere diversi aspetti di questa storia.

Ad anticipare la notizia un post del prof. Barone che annunciava che si sta lavorando a questo convegno internazionale “per citando le sue parole- aggiornare la ricerca storica e i caratteri originali dell’area iblea”. Per questo motivo, incuriositi dalla notizia, lo abbiamo contattato per saperne qualcosa di più. Ovviamente il convegno, che si terrà a dicembre, è in fase di definizione, ma il Prof Barone ci ha spiegato quali sono i motivi principali che hanno spinto la Società Patria ad organizzare questo evento.

Sarà una due giorni- spiega il Prof. Barone– a cui prenderanno parte studiosi locali ed europei proprio per sottolineare il filo conduttore che lega il territorio ragusano con la Catalogna e mettere in evidenza, in modo particolare la proiezione internazionale e mediterranea della Contea che non può essere raccontata solo nella sua dimensione locale. Il convegno, inoltre, sarà anche arricchito da iniziative collaterali che coinvolgeranno non solo gli studiosi del settore ma anche scuole e cittadini per riportare l’attenzione su grande protagonista e “rifondatore” della Contea Bernando Cabrera, nello spazio euromediterraneo dominato dalla Monarchia aragonese.”

Fra l’altro, ancora oggi, Bernardo Cabrera è presente nel territorio. Molti forse non sanno che i  resti sono stati traslati dall’antica chiesa di San Giorgio a quella nuova come si evidenza dalla presenza di una lastra tombale collocata, sulla parete dell’ala sinistra del transetto, in cui è rappresentata una capretta, simbolo della dinastia, in una sorta di medaglione, analogo ad alcuni che si trovano nella Torre Cabrera di Pozzallo.

Seppelliti insieme a lui anche il figlio Giovanni Bernardo, successore legittimo che governò fino al 1466e la moglie di quest’ultimo la contessa Violante Prades.

La Sicilia e, Modica in particolare– ci racconta il prof Barone- fu data in premio a Bernardo per aver aiutato il Re Martino a farsi che gli Aragonesi riconquistassero la Sicilia nel 1392 sconfiggendo i Chiaramonte. La Sicilia era infatti un luogo fondamentale per i traffici marittimi lungo tutto il mediterraneo fino alla Turchia. E la Contea di Modica, che era il territorio più ricco, fu concesso a Bernardo, secondo per importanza e potere solo al re”.

Ed è proprio da lui che discendono i Cabrera. Fu infatti il figlio Giovanni II ( detto Giannotto morto nel 1474 ) che dal suo matrimonio con Giovanna Ximenez de Foix diede alla luce Anna, la prima donna alla guida di uno stato feudale e ultima discendente dei Cabrera. Madre e figlia nel 1480 organizzeranno il sontuoso matrimonio a Modica con Federico Enriquez Almirante di Pari del Regno, imponendo allo sposo di aggiungere al suo cognome anche quello dei Cabrera.

Fra gli obiettivi del convegno– sottolinea Barone- c’è anche quello di mettere in risalto e far conoscere le figure di queste donne che avevano un ruolo importantissimo nella società. Era loro, infatti, che amministravano di fatto il regno mentre i mariti erano in guerra. Queste donne meritano di essere conosciute e rivalutate per il ruolo importante che hanno avuto. Non solo. Ad esempio ricorderemo la figura di Caterina Llull i Çabastida, mercantessa catalana che tra il 1460 e il 1480 gestiva un imponente flusso di import/export tra Spagna, Africa del nord, Malta, Siracusa e Pozzallo . Una documentazione d’ Archivio straordinaria di un Medioevo mediterraneo che ci restituisce un inedito protagonismo imprenditoriale femminile nella Contea di Modica, dove “mercantesse”, negozianti ebrei, schiavi saraceni e nobili in ascesa alimentavano i flussi commerciali internazionali

Un ulteriore obiettivo che si pone questo convegno, che rappresenta un’altra novità, è mettere in evidenza la presenza sul territorio di quelle opere artistiche, architettoniche e pittoriche che si rifanno alla tradizione catalana a cominciare dal monumento per eccellenza la Torre di Cabrera. “Pare che la Torre-ci anticipa il prof Barone ma nel convegno il tema verrà approfondito-sia stata realizzata da Bernardo seguendo lo stesso principio architettonico con cui fu realizzata la Cattedrale di Barcellona”

L’evento, che vedrà il coinvolgimento certo del Comune di Modica e di Ragusa, dei Rotary Club delle rispettive città, dell’associazione culturale Imes Sicilia, oltre che di tutti i principali studiosi dell’area e dei maggiori studiosi italiani del medioevo, ed il contributo di importanti sponsor privati, sarà quindi una grande occasione per il territorio per conoscere e approfondire la propria storia in una dimensione nuova, con un respiro più ampio, che va oltre i confini territoriali.

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