L’on Nello Dipasquale sfiorato dalla vicenda Miccichè. La sua auto blu usata per ‘fini non istituzionali’

Non sapeva che il suo autista avesse accompagnato Giancarlo Migliorisi a Villa Zito

In provincia di Ragusa hanno saputo che disponevo dell’auto blu da questa storia. La utilizzo lo stretto necessario, una decina di giorni al mese. Ma mai nel mio territorio nemmeno per andare ad occasioni ufficiali. Ho sempre girato con la mia Smart”.

Queste le parole del deputato regionale Nello Dipasquale che abbiamo sentito al telefono per avere chiarimenti sulla ormai nota vicenda dell’auto blu guidata dal suo autista per portare Giancarlo Migliorisi, ex capo della segreteria tecnica del presidente dell’Ars ed ex componente dello staff del presidente dell’Assemblea regionale Gaetano Galvagno, ragusano anche lui, al ristorante Villa Zito gestito da Mario Di Ferro, lo chef che è stato arrestato per spaccio di droga e che pare avesse fra i suoi clienti abituali proprio l’onorevole Gianfranco Micchichè, ai tempi della Presidenza dell’Ars.

L’on Miccichè, che al momento non è indagato, a volte andava personalmente al ristorante altre volte mandava qualcuno di fiducia, come Migliorisi, che però quella sera scelse di farsi accompagnare proprio dall’autista dell’on Dipasquale.

L’autista ha dichiarato di essere stato autorizzato dallo stesso deputato che invece dice di non avere autorizzato nulla: “Ho appreso la notizia solo qualche giorno fa e ho chiamato subito l’autista che a me ha detto di non ricordare nulla. Io, invece ricordo perfettamente che ero in aula impegnato, come sempre a fare il mio lavoro, ci sono i video pubblicati sul sito ufficiale della Regione che testimoniano la mia presenza. Quelli erano giorni in cui si discuteva di temi importanti, come la finanziaria e siamo rimasti in aula fino a tarda sera. Sono convinto che il mio autista in buona fede abbia dato un passaggio a Migliorisi. L’unica cosa certa è che io sono estraneo a questi fatti e ci tengo a precisare che non sono né indagato né sono stato ascoltato

Una brutta storia su cui sta indagando la Procura di Palermo e che sta portando alla luce tutto una serie di anomalie fra cui anche l’utilizzo improprio delle auto blu della Regione. Ma chi poteva usarle?

A stabilirlo proprio un decreto del presidente dell’Ars uscente, Gianfranco Miccichè, che ovviamente ha disposto che l’auto blu con tanto di autista toccasse anche a chi, come lui, è stato “ex presidente” e poi è diventato “deputato regionale in carica, senza incarichi di governo, questo ovviamente al fine di consentire l’espletamento delle funzioni connesse al proprio ruolo istituzionale”.

E se l’auto blu spetta all’ex presidente non può che spettare anche al presidente dell’Assemblea in carica che ha diritto addirittura a “due autovetture” con tre autisti. E poi ancora l’auto blu con autista, è attribuita anche a “ciascun vicepresidente” (Nunzio di Paola e Luisa Lantieri) e a ciascun componente del collegio dei Deputati Questori (Giuseppe Lombardo, Vincenzo Figuccia e Nello Dipasquale). Ma non è finita qui.

L’auto blu è a disposizione dei deputati segretari e dei presidenti delle Commissioni parlamentari, “per le esigenze istituzionali”.

Perché il punto è proprio questo: al di la del fatto che sarebbe opportuno evitare, in generale, l’uso dell’auto blu, ma se proprio si deve utilizzare che si facesse in maniera consona alle esigenze istituzionali e non per, diciamo così, svagarsi andando al ristorante.

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