Più Europa mette nel mirino l’on Ignazio Abbate e solleva il “Caso Modica”. Ma l’ex sindaco preferisce non rispondere

“Il fenomeno Abbate preoccupa, è allarme democratico” esordisce così Palmira Mancuso della Direzione Nazionale di Più Europa nel comunicato con il quale solleva quello che lei definisce ‘caso Modica’

Alcuni cittadini, dichiara la Mancuso, hanno segnalato alla magistratura diverse anomalie che accompagnano e seguono la gestione della cosa pubblica da parte del Comune, commissariato da maggio 2022 per le dimissioni dell’allora sindaco Ignazio Abbate, eletto all’Ars e oggi presidente della Commissione Affari Istituzionali e vicepresidente del gruppo parlamentare della Nuova DC di Totò Cuffaro.”

La Mancuso poi spiega che cosa intende per ‘fenomeno Abbate’” facendo riferimento alla sua recente elezione a deputato regionale: “Abbate recordman di preferenze è approdato all’Ars grazie a 12.493 preferenze su un totale di voti di lista di 13.701, risultando in assoluto il candidato più votato in provincia e l’ottavo in Sicilia ma adesso spiega la Mancuso, è al centro di diversi esposti da parte di semplici cittadini, che si sono rivolti alla magistratura per chiedere chiarimenti su alcuni fatti specifici, lamentando che dal 2018 vive ogni suo atto, decisione, provvedimento, dichiarazione e gesto da sindaco “come strumento di consolidamento del suo potere e del suo consenso personale, senza mediazioni o legami con partiti.

Poi Palmira Mancuso di Più Europa entra nello specifico: “Diversi appalti pubblici in nove anni da sindaco riflettono anomalie puntualmente segnalate a cui nessuno ha ritenuto di dover dare spiegazioni e diverse sono le inchieste giornalistiche che parlano di come “alcuni atti somigliano ad ‘autoaffidamenti’ o ‘autoappalti’ nel senso che i destinatari o beneficiari sono, personalmente o come parte di una compagine sociale, amministratori e/o dipendenti comunali”. Insomma un uso privato della cosa pubblica in un sistema che si autotutela”.

Ma non finisce qui “In attesa di pronunciamenti, come ad esempio quello del Tar sulla società Iblea Acque, continua Palmira Mancuso, non possiamo che raccogliere le preoccupazioni  di chi anche sulla stampa ha denunciato di “affidamenti o appalti ‘telefonici’, nel senso che una telefonata, divenuta titolo amministrativo di legittimazione, dà il via all’atto; ed ancora “un totale arbitrio di provvedimenti e di spesa che si rileva, tra gli altri, in relazione agli interventi dovuti agli effetti dell’alluvione di settembre e ottobre 2021”; senza dimenticare la necessità di una lente di ingrandimento sui contributi erogati alle imprese in seguito alla pandemia”

Nelle prossime settimane Più Europa, presente nel ragusano con i gruppi territoriali a Ragusa Città e Vittoria, continuerà ad occuparsi del “caso Modica”, chiedendo alla stampa di accendere i riflettori su un territorio che chiede riscatto sociale e mostra un rinnovato senso di cittadinanza attiva.

L’on Ignazio Abbate da noi contattato ha preferito non rispondere alcunché in proposito.

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Commenti (1)

  • Se tutti i cittadini denunciassero le malefatte di Ignazio ex sindaco oggi onorevole subiti per tirannia e avuti
    che non gli toccavano solo perché il funzionario di turno si piegava al suo volere, oggi Midica sarebbe con meno debiti e più credibile anche in tutti gli uffici comunali.

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