La firma definitiva al contratto del comparto Sanità 2019/2021, che sarebbe dovuta arrivare entro fine settembre, è destinata a slittare ancora.

Alle osservazioni e richieste di chiarimenti del Mef fatte in data 1° agosto e a cui l’Aran ha prontamente risposto, lo stesso Mef ha inviato un’ulteriore nota nella quale si prende atto di alcune risposte dell’Aran, ma ha anche chiesto ulteriori chiarimenti su norme del contratto non citate nella prima nota.

Anche in questo caso l’Agenzia sta predisponendo la risposta, ma è difficile che tutto si possa definire per la sottoscrizione definitiva entro il mese di settembre, visto che poi il contratto deve essere certificato dalla Corte dei conti (entro 15 giorni).

Sono Andrea La Rosa, candidato all’Ars con Prima L’Italia, e Fabio Cantarella, ex assessore comunale a Catania, e sempre candidato all’Ars e alla Camera con Prima L’Italia, a farsi carico di questa situazione che, nelle province di Ragusa e Catania, interessa da vicino centinaia di operatori del settore. “Abbiamo chiesto al segretario regionale della Lega, Nino Minardo, e al nostro leader nazionale, Matteo Salvini, dicono La Rosa e Cantarella, di farsi carico di questa situazione complessa per non deludere le aspettative di numerosi addetti ai lavori che attendono di vedere ulteriormente migliorata la propria posizione, e sarebbe pure ora dopo tutti i sacrifici che gli stessi sono stati costretti a sobbarcarsi in periodo pandemico. Abbiamo assicurato che faremo sentire sino in fondo la nostra voce consapevoli come siamo che questa partita deve essere chiusa il prima possibile. Attraverso i nostri canali politici, solleciteremo chi di dovere per arrivare al più presto al dunque. E’ una questione che deve essere risolta al più presto, senza più ulteriori rinvii e tentennamenti”.