Regionali, le tensioni palermitane mettono a rischio le candidature. Udc aspetta dichiarazione di Abbate, in Forza Italia spunta Leontini

Musumeci ha capito che Forza Italia e Prima l’Italia non lo vogliono. In provincia di Ragusa qualche incomprensione in Forza Italia

Per le prossime elezioni regionali in Sicilia, il clima si fa sempre più infuocato. Sia sul fronte dei partiti e delle possibile coalizioni, sia sul fronte delle candidature. Quando parliamo di candidature, ovviamente, parliamo di newentry, quelli, insomma che devono trovare un posto in una lista e non di uscenti.

Se guardiamo la provincia di Ragusa, a meno di grandi scossoni, gli uscenti si sono portati avanti e quasi tutti gli inquilini di Sala d’Ercole sono usciti allo scoperto, con i tradizionali manifestoni, 6×6 che sono apparsi all’altezza degli svincoli delle strade più importanti. I vari Orazio Ragusa, Stefania Campo, Nello Dipasquale sono già in campagna elettorale e stanno rodando i motori proprio in questi giorni con la consultazione delle amministrative in vari comuni del ragusano. A dire il vero, tutti, tranne, il deputato di Diventerà Bellissima, Giorgio Assenza, che ancora non ha ufficializzato la sua decisione, ma che è comunque scontata.

A livello di presidenza della Regione, invece, non è scontata la candidature a Presidente di Nello Musumeci, indicato dalla coalizione di centro destra. All’interno di questa coalizione, infatti, ci sono tensioni e contrasti sulla scelta del futuro Presidente. Forza Italia ( Miccichè) e Prima l’Italia ( Salvini) sono contrari alla riproposizione di Nello Musumeci. Lo hanno detto chiaramente in più occasioni e continuano a ribadirlo, senza però dare un’indicazione sul possibile candidato, e men che meno, malgrado le critiche a Musumeci, senza ritirare i propri rappresentanti in Giunta.

Che qualcosa non giri per il verso giusto, nei rapporti, tra i partiti del centrodestra, si deduce dalla recente decisione del Presidente Musumeci, di nominare Alessandro Aricò, di “Diventerà Bellissima”assessore alla istruzione ed alla formazione al posto del dimissionario Roberto Lagalla. Una nomina che Musumeci ha fatto senza consultare gli altri partiti della coalizione, che come abbiamo scritto si sono indignati e parecchio.

La dimostrazione è che i rapporti sono talmente logorati a tal punto che potrebbero portare alla non candidatura di Musumeci, il quale ha capito con anticipo il giochetto che si sta consumando ai suoi danni ed ha lanciato un primo segnale, ma non sarà l’ultimo.

Questo fa traballare il centro destra e rattrista Fratelli d’Italia (Meloni) che invece sostengono a spada tratta la ricandidature di Musumeci.

Queste tensioni nella principale coalizione all’Ars, si ripercuote, inevitabilmente, nelle preriferie e nella formazione delle liste per le Regionali. Molti candidati in pectore sono sospesi, galleggiano, non sanno che fare, con chi andare.

In provincia di Ragusa, la candidature più attesa, anche perchè già preceduta dalle dimissioni della carica di sindaco, è quella di Ignazio Abbate. Sbandierata ai sette venti, ma ancora nulla di concreto. L’ex sindaco non ha comunicato con chi si candida.

Fino a qualche tempo fa le voci insistenti lo velevano nelle liste dell’Udc, ma sembrerebbe che ci sia un problema di quorum. La soglia (quorum) perchè in questo partito scatti qualche seggio è del 5 per cento. Un motivo in più di riflessione per l’ex sindaco di Modica. E poi, anche se, questo benedetto quorum, fosse un ostacolo superabile, ci risulta ancora ferma la richiesta del partito di Terrana e del suo vice Lavima, ad Abbate di dimostrare non solo a parole, ma con i fatti di essere un candidato ed un esponente politico di centrodestra.

A Pinuccio Lavima, da noi avvicinato, questa dichiarazione di Ignazio Abbate non risulta, nè ci sono contatti in corso per costruire questo percorso.

Questa incertezza, poi, ha fatto circolare la voce, ma subito smentita, di una probabile adesione dell’ex sindaco di Modica al partito di Forza Italia che non ha problemi di quorum, ma che non può garantire a nessun candidato una elezione certa. D’altra parte, in provincia di Ragusa, all’interno di Forza Italia non si respira, in queste settimane, un clima disteso. Pare che tra il coordinatore provinciale e la periferia ci sia in atto una incomprensione palese e si temono fughe in avanti o addirittura cambi di casacche.

A rasserenare gli animi nel partito di Berlusconi, potrebbe arrivare, la candidatura del sindaco di Ispica Innocenzo Leontini, per cercare di dare un po’ di equilibrio al partito. Ma è una voce, quella su Leontini, che al momento non è confermata. A seconda dei punti di vista, viene, infatti, confermata o smentita dai nostri intervistati.

Ma se confermata cambierebbe il quadro dei “partenti”. E molte illazioni potrebbero cadere.

Alessandro Arricò, Gianfranco Miccichè, Girgio Assenza, Nello Dipasquale, Nello Musumeci, Orazio Ragusa, Stefania Campo

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