Il teatro? Da cinquantacinque anni una questione di famiglia per Salvo Saitta, che, insieme al figlio Eduardo, attualmente al timone della compagnia, ha portato in scena, domenica scorsa, “L’eredità di mio zio buonanima”, una pièce che, inserita nell’ambito della rassegna proposta dal teatro della Badia, è stata eccezionalmente rappresentata al teatro Don Bosco di corso Italia a Ragusa.

Un bellissimo regalo di Natale per i numerosissimi spettatori presenti che hanno potuto così apprezzare le trovate sceniche di una compagnia tra le più gettonate in Sicilia. Traguardo d’eccezione per il maestro Saitta che dal 1967 ad oggi ha scelto di puntare esclusivamente sul proprio amore per il teatro diventando imprenditore di se stesso. «Da qualche anno – ammette Salvo Saitta – ho scelto di passare il testimone a mio figlio Eduardo, accompagnandolo però sempre nelle scelte più importanti.

In questo oltre mezzo secolo ho voluto fortemente portare avanti il mio nome, senza cercare raccomandazioni o approvazioni che non fossero quelle del pubblico. Ed è questo che ho tramandato a Eduardo, la voglia di sottostare solo e sempre al volere di coloro che ritengo gli unici giudici e critici». E i numerosi applausi raccolti evidenziano che la lezione è stata ben recepita, a dimostrazione di come l’interesse nei confronti di questo tipo di teatro, che si richiama ai grandi classici della tradizione siciliana, sia sempre crescente.

“Una bella prova d’attore da parte di tutti i componenti della compagnia – dichiara Maurizio Nicastro, direttore della rassegna “Domeniche sorridenti” – questo per noi è stato l’ultimo appuntamento di questa fase della stagione. Ma siamo già pronti per programmarne degli altri con il nuovo anno”.