In tanti lo avevano già definito in passato “l’angelo degli immigrati”, adesso il dottore Salvatore Migliore, conosciuto da tutti come Totò, un angelo potrà diventarlo davvero.

La notte scorsa si è spento, il medico volontario del presidio di Marina di Acate, che per tanti anni ha curato gratuitamente quelli che vengono definiti gli ultimi: immigrati, braccianti, gli “invisibili” che vivono ai margini della società.

Il Dottore Migliore veniva da 40 anni di carriera medica nel corso della quale aveva rivestito anche la carica di primario del pronto soccorso di Vittoria. Da quando era andato in pensione si era dedicato anima e corpo agli ultimi fin quando la salute glielo ha concesso.

Nei suoi anni di servizio al Presidio di Marina di Acate, dal 2015 al 2020, Migliore ha effettuato 2.403 visite mediche. “Per lui non si trattava di numeri, scrive oggi la Diocesi di Ragusa, ma di persone e a ciascuno dedicava la sua attenzione e i suoi modi signorili, con una ruvidezza autoironica che nascondeva la consapevolezza di chi sta solo compiendo il suo dovere.

Ma non era del tutto vero. Totò Migliore stava facendo di più: ha rappresentato per molti anni un punto di riferimento in grado di garantire il diritto all’assistenza sanitaria per migliaia di migranti invisibili che vivono nella zona della fascia trasformata”.

“Non sono un eroe, cerco solo di rendermi utile in mezzo a mille difficoltà” amava dire il dottore Migliore che nel Presidio di Marina di Acate arrivava a visitare in mezza giornata fino a 25 persone.

“Oggi sentiamo che è diventato un angelo anche per tutti noi della Caritas che con lui abbiamo diviso fatiche e cure verso gli ultimi” scrive la Caritas di Ragusa.