Al cimitero di Modica il Project Financing include, coltivazione e raccolta delle olive

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota di Nele Vernuccio

Modica – ( di Nele Vernuccio) – Vai a fare a fare visita ai tuoi cari defunti, fin qui nulla di strano, durante la  tua visita ti giri intorno e noti qualcosa di strano, cerchi di focalizzare al meglio poiché non credi ai tuoi occhi.

Ebbene si, miei cari amici Lettori quello che sto per raccontarvi è tutto vero.

 Andiamo all’inizio della vicenda.

Nel 2012 l’Amministrazione Buscema inconcepibilmente privatizza la gestione del cimitero e la affida per ben 26 anni alla ditta Zaccaria.

Sappiamo bene che in un cimitero le piante più usuali sono i pini o i cipressi. A Modica è ben diverso, nel 2012 dopo aver accettato l’incarico affidatogli dall’Amministrazione Buscema, la ditta SCM ( Servizi Cimiteriali Modica) dei fratelli Zaccaria, ma amministratore Unico Giorgio Zaccaria fa diventare il terreno attiguo al cimitero di sua “proprietà ” e incredibilmente sotto gli occhi attoniti dei modicani e dei poveri defunti inizia a piantumare degli ulivi a stile siepe. In città inizia giustamente il passaparola e l’incredulità aumenta, ma vuoi o non vuoi bisogna sottostare a questo scempio visivo e inusuale all’interno di un cimitero.

Cimitero di Modica ( Foto Giorgio Di Rosa)

La natura giustamente in questi nove anni fa il suo corso e gli ulivi iniziano a crescere, il cittadino “zonnu” si aspetterebbe che codesti ulivi fossero utilizzati soltanto come siepe inusuale e alternativa ma invece no.

Incredibilmente giorno 15 ottobre 2021 durante la visita ai tuoi cari ti trovi davanti una scena inusuale e inadatta al contesto, considerando il luogo in qui ti trovi.

Ti trovi minimo una decina di operai con una cinquina di cassoni da 1000 kg pieni di olive (cassoni che si utilizzano nei frantoi per trasferire le olive dalle cassette nell’impianto per la molitura).

Presumo che all’interno di quei cassoni ci siano stati circa 5000 kg di olive. Pertanto la ditta non solo ricava denaro dalle tumulazioni e dalla costruzione dei loculi cimiteriali, ma ha reso fruttivero a 360° anche il terreno circostante e chissà se riscuotono il contributo europeo che viene erogato in base alle piante di ulivo che vengono piantumate.

Credo che chi ha permesso che tutto ciò avvenisse dovrebbe farsi un esame di coscienza e chiedersi: ma che cosa ho fatto? Ho privatizzato un luogo pubblico per un lunghissimo periodo ed ho permesso al gestore di arricchirsi più del dovuto alle spalle dei miei concittadini.

Sinceramente il sottoscritto è schifato da tutto ciò e vorrebbe che si ponesse fine a tutto questo.

Credo che sia l’unico camposanto di Italia ove si trovano degli operai che raccolgono olive!

Nele Vernuccio

Immagini tratte dal web

SCM Modica

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