La famiglia non può comprare i libri alla figlia: per aiutarla si può donare un testo scolastico

Modica – Non siamo nel terzo mondo. Siamo in una città civile del sud e certe cose ancora ci sorprendono. E ci fanno toccare con mano la povertà delle famiglie.

Una serie di concomitanze determinano stati di disagio, di sofferenz e di povertà, al punto che una famigliola povera non è in grado di comprare i libri di scuola, anche usati, per la propria figlia che deve andare tra qualche giorno in prima media.

Sentite questa storia e se potete reagite con una donazione.

Una ragazzina che vive nella città di Modica, prima di tre figli, il cui fratellino accenna a problemi di disabilita’,sta crescendo con affetto e reddito di cittadinanza.

Quest’anno, questa giovanissima farà il suo ingresso alla scuola media, e anche per lei, come per tanti altri futuri allievi, in questa città, si fa il passaparola, per trovare uno zaino in buone condizioni, da abbinare ad un portapenne anonimo.

L’art. 34 della Costituzione Italiana dice al primo rigo: La scuola è aperta a tutti.- Ma per questa ragazzina, ci sono 320 euro di libri che attendono di essere acquistati. Mamma e papà non possono farlo. Il reddito di cittadinanza copre appena le spese per la casa, sia del cibo, sia dei pannolini della sorellina neonata.

Mamma si occupa della bimba e del fratellino che ha bisogno di essere seguito in modo particolare, per cui non può lavorare. Il papà con gravi difficoltà respiratorie, non riesce a trovare un lavoro che possa venire incontro ai suoi problemi di salute, e che tra l’altro, superi il reddito di cittadinanza.

I servizi sociali aprono le mani alla famiglia davanti a queste situazioni, perché non ci sono fondi stanziati per queste circostanze.

La segreteria scolastica dice che non può provvedere e che tutto deve essere rimesso al dirigente scolastico, non ancora pronunciatosi, sebbene l’anno sta avviandosi. In questa post – pandemia oltre la Dad i dirigenti scolastici si trovano davanti a ulteriori problematiche come queste, mentre i servizi sociali sembrano essere sempre più impotenti, basti ricordare lo stato di abbandono delle persone con disabilita’ durante il lockdown.

Intanto, i libri per questa futura cittadina, sono prenotati presso la libreria Buscema, in viale Medaglie d’oro n.15 a Modica.

La mamma dice: “ Se le persone che hanno la possibilità, possono comprare anche un libro solo, anche usato, danno la possibilità di studiare a mia figlia. E noi gliene siamo grati”.

Arrivano tante situazioni di tanti generi all’attenzione di Emanuela Russo, creatrice del circuito solidale e del riciclo di Pozzallo. Situazioni che non stanno dentro i confini delle città,e che sono un richiamo continuo per le istituzioni a fare più attenzione, ai bisogni dei cittadini e ai diritti di ciascuno.

Arianna Salemi

Libreria Buscema, modica

Commenti (1)

  • Coinvolgete nella colletta Renzi e la Meloni visto che vogliono abolire questi quattro spicci del reddito di cittadinanza tacciando a “furbi” i percettori.
    Sono certo che contribuiranno di tasca propria e non arrossiranno di vergogna (sempre se posseggono una faccia)

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