Modica, ad agosto Abbate sceglie le ditte senza indire una gara di evidenza pubblica

Modica – Una volta, tanti anni fa, era un classico che le amministrazioni deliberassero le cose più strane nel mese di agosto, quando l’opinione pubblica era in ferie e i politici erano distratti dalle vacanze.

Ma a quel tempo c’erano gli organi di controllo, che potevano bocciare i provvedimenti, organi che poi, come sappiamo sono stati aboliti. Ma a Modica il tempo si è fermato. Anche ora, stranamente, i provvedimenti, a Modica, città della legalità e della trasparenza vengono adottati in pieno mese di agosto del 2021.

Non uno, ma due provvedimenti, come fa rilevare l’esponente di Sinistra Italiana, Vito D’Antona. Provvedimenti che avrebbero richiesto una gara di evidenza pubblica. Ma siamo in estate e Agosto è il mese ideale per fare provvedimenti discutibili.

Infatti, scrive scandalizzato D’Antona, “con due distinti provvedimenti adottati a distanza di pochi giorni, Abbate, in pieno agosto, decide di affidare a due diverse ditte, scelte senza alcuna gara ad evidenza pubblica, la gestione e la conduzione della piscina comunale di Via Sacro Cuore fino a giugno 2022 ed una consulenza di design, copywriter, revisione e allestimento per il Castello dei Conti e per Palazzo dei Mercedari.

Vito D’Antona si chiede perché Abbate per la riapertura a breve della piscina comunale, dopo gli interventi di manutenzione, invece di scegliere la strada di una procedura ad evidenza pubblica per l’individuazione della ditta che otterrà la gestione dell’importante struttura pubblica, ha preferito procedere con un affidamento diretto addirittura per circa un anno. “Perché non si è pensato in tempo ad impostare una gara che consentisse una scelta più vantaggiosa per il Comune, mediante una comparazione di offerte economiche e di progetti di attività fornite?” 

Nel secondo caso, il provvedimento di Abbate, scrive D’Antona, “a maggior ragione, è incomprensibile”. Un affidamento per coltre 9.000,00 euro, senza alcuna procedura ad evidenza pubblica e che riguarda soltanto due siti culturali, quando con una gara aperta e più impegnativa si sarebbe potuto valutare e mettere a confronto offerte economiche e progetti di promozione e di valorizzazione dei tanti siti di importanza fondamentale per la nostra città rimasti fuori, come, per esempio, il prezioso Museo sito a Palazzo della Cultura, la chiesetta bizantina di S. Nicolò, la Biblioteca Comunale, il Museo Campailla, ecc..”

Inutile dire che D’Antona contesta la procedura adottata e accusa il Sindaco Abbate di fare         il contrario di quello che serve per la città. “ Si annullino i due provvedimenti e si proceda con evidenza pubblica”, sostiene nella sua nota vi D’Antona.

ignazio abbate, piscina comunale, Vito D'Antona

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