Mangia come parli, preferire la Dieta Mediterranea patrimonio Unesco

Vicino alla data della Giornata Mondiale della gastronomia sostenibile ricordiamo che l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha divulgato alcune indicazioni per poter assumere nella nostra quotidianità una condotta alimentare salutare.

Suggerimenti più importanti e di facile applicazione sono quelli riguardo l’acquisto di prodotti stagionali e locali (Km 0), la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gastronomia sostenibile, evitare lo spreco di cibo e acqua, indirizzare gli acquisti solo su ciò che sappiamo verrà consumato.

Arrivano però anche altre raccomandazioni e affermazioni che inducono alla riflessione riguardo ciò che mettiamo nel piatto, e riguardo chi il piatto lo ha vuoto.

Questo l’intervento di Alfonso Pecoraro Scanio, già ministro dell’Agricoltura e oggi presidente della Fondazione UniVerde e del Comitato scientifico di Campagna Amica : – Dobbiamo sradicare il dramma della fame aiutando le agricolture familiari nel mondo non sostituendole con poche enormi multinazionali di cibo artificiale incolore, inodore e insapore addizionato di prodotti chimici” .

Sottolinea inoltre, come “le lobby del cibo anonimo lavorano per imporre una dieta standard mondiale che premia i prodotti delle multinazionali contro la biodiversità agroalimentare delle agricolture familiari del Pianeta.

Indicare come più salubri le bibite gassate dietetiche piene di additivi chimici rispetto all’olio d’oliva, è una chiara operazione di disinformazione. Esistono già diete amiche del clima come la Dieta Mediterranea, già patrimonio Unesco”.

Molto importante anche l’intervento del Presidente di Coldiretti, che spiega come i sistemi di etichettatura siano fuorvianti, discriminatori ed incompleti e finiscono per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui, in alcuni casi non è nota neanche la ricetta” , aggiungendo che “si rischia di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea.

La scelta del consumatore critico e intelligente ricadrà quindi sui prodotti che rappresentano il proprio territorio e che conservano una storia di tradizioni nella ricetta e nel metodo produttivo, stando attenti alle contraffazioni di cui anche il territorio ibleo è spesso vittima, poiché i sapori, gli odori e i colori della Sicilia sono un richiamo anche a livello turistico.

Arianna Salemi

Alfonso Pecoraro Scanio, Campagna amica, UniVerde

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