Stabilimento Donnalucata, Legambiente giudica singolare il giudizio del Tar

Torniamo ad occuparci della vicenda che tanto ha fatto discutere nei mesi scorsi, per la realizzazione di uno stabilimento balneare sull’arenile di Ponente a Donnalucata, dopo che il Tar ha dato ragione ai proprietari e rigettato i ricorsi.

I lavori dunque proseguono e la struttura dovrebbe essere pronta entro luglio. In queste ore interviene però torna ad intervenire Legambiente che commenta il primo giudizio espresso dal Tar che nei fatti dice che l’interesse economico di un singolo può prevalere sull’interesse ambientale della collettività. Legambiente, si è costituita in giudizio “ad opponendum” al TAR con l’associazione Ainlu Kat, e la ditta GRG per difendere le ragioni della tutela ambientale della spiaggia.

Nell’ordinanza, con la quale il TAR concede la sospensiva e fissa la data dell’udienza definitiva al 15 dicembre 2021, Legambiente denuncia due fenomeni molto singolari, che vuole mettere in risalto. Da una parte, il Collegio ha ritenuto di dover approfondire la questione naturalistica autonomamente e senza l’ausilio di esperti, addirittura sostituendosi alla Soprintendenza nella valutazione di alcuni aspetti ambientali.

Molto di più, l’Ordinanza ha confermato l’orientamento già emerso, in ordine alla prioritaria tutela dell’iniziativa economica rispetto alla tutela di un bene paesaggistico e naturalistico, ritenendo paesaggio e natura ripristinabili. Si tratta di un principio estremamente pericoloso, secondo Legambiente, perché afferma una inversione delle priorità nel bilanciamento degli interessi finora espresso dalla giurisprudenza, dove gli interessi economici erano sempre stati ritenuti secondari.

Gli interessi economici di chi, si chiede Legambiente che giudica curioso che un Collegio si sbilanci in considerazioni economiche che riguardano una singola impresa, trascurando, per evidenti incompetenze in materia, l’economia di altri soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nella vicenda, come gli operatori dell’ospitalità di Donnalucata, che per certi versi potrebbero essere danneggiati dalla scomparsa o la compromissione di una spiaggia libera in posizione centrale.

Infine, la costituzione in giudizio del Circolo locale di Legambiente è stata resa necessaria dalla mancata procedura partecipativa che si sarebbe dovuta verificare all’atto dell’approvazione del Piano Spiagge, che invece a Scicli ha seguito una strada diversa.

ambiente, economia, spiaggia

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