Ragusa – Dopo quasi un mese di stop forzato per via della sosta del campionato di serie D e il rinvio della gara della scorsa domenica con il Dattilo per via della positività al covid di alcuni tesserati della formazione trapanese, il Marina di Ragusa di Salvatore Utro torna in campo per iniziare un tour de force che si spera possa condurre alla permanenza nel campionato di Quarta Serie.

Domani pomeriggio i rossoblu della borgata marinara, infatti, saranno di scena al “Falcone Borsellino” ospiti del Paternò una delle squadre più in forma del momento.

Per il Marina sarà la prima delle sette finali che mancano da qui alla fine della regolar season al termine della quale si tireranno le somme.

“Andremo in un campo intriso di storia calcistica – spiega Salvatore Utro – contro una squadra tosta e ben messa in campo. Per noi sarà, quindi, motivo d’orgoglio giocare in uno stadio come quello di Paternò. La squadra sta bene perchè ha voglia di stare insieme. I ragazzi sono amici anche fuori dal terreno di gioco, pertanto c’è poco da lavorare sul gruppo. Sono fiducioso e contento per come si è giunti ad avere tranquillità nello spogliatoio. Mancano sette partite e -continua – per noi sono tutte determinanti, da giocare una per volta senza pensare alla classifica. Noi dobbiamo giocare con un preciso requisito che sarà il nostro ‘principio’ unico: lottare, lottare e tenere il campo con coraggio e convinzione, dando tutto fino alla fine. Affronteremo una squadra che fa del gruppo il loro punto di forza. Non si è mai disunita, anzi s’è sempre ripresa dopo uno stop. Rispetteremo i nostri avversari – conclude il tecnico dei ragusani – ma siamo consapevoli anche della nostra forza”.

Simone Brunetti (nella foto) fa un’analisi attenta delle settimane vissute senza scendere in campo.

“Sono state settimane dure -dichiara Brunetti – ma ne abbiamo approfittato per lavorare a testa bassa. Cercheremo di dare il massimo anche se abbiamo qualche defezione. Con mister Utro -sottolinea – siamo più squadra. Siamo tornati ad essere ‘gruppo’ e -conclude – lotteremo per raggiungere la salvezza.”