Zona artigianale di Modica, la Regione invia ispettori al Comune

La Regione Siciliana, ha disposto una ispezione nei confronti del Comune di Modica sugli atti relativi alla modifica del regolamento della zona artigianale.

I fatti risalgono a giugno del 2020 quando il consiglio comunale, a maggioranza, approvò una modifica del regolamento della zona artigianale di Modica, estendendo la possibilità, dentro la zona artigianale di Michelica, di vendere articoli non prodotti dalle imprese artigiane e ipotizzando una vera e propria variante al piano regolatore, di competenza della Regione Siciliana, atteso che la zona artigianale è destinata “alle attività industriali e artigianali” e non alla commercializzazione di prodotti.

Sinistra Italiana fece una richiesta di revoca della deliberazione ritenuta illegittima, e si rivolse  alla Regione, la quale, non soddisfatta delle giustificazioni alle osservazioni sollevate, ha ora disposto una apposita ispezione per acquisire gli atti.

Vito D’Antona ritiene che quel provvedimento vada cancellato, poiché tende a snaturare la zona artigianale trasformandola in un “centro commerciale”, dove può vendersi di tutto, visto che, tra l’altro, prevede che “ .. se lo stabilimento produce salumi, dovrebbe essere possibile vendere panini al salame”, “se produce bevande dovrebbe essere possibile vendere prodotti da accompagnare con le stesse bibite”.

A questo punto, secondo D’Antona in attesa dell’esito della verifica regionale, è doveroso che il Consiglio Comunale sospenda cautelativamente la deliberazione.

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