Ispica – Condanniamo fermamente gli atti vandalici perpetrati da ignoti al Centro Sportivo “Antonio Brancati” oltre che al Lungo Cava Belvedere “Calogero Rizzuto” e ci uniamo al richiamo dell’Amministrazione comunale ad un più alto senso civico verso ciò che appartiene a tutti.

 Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali i Mary Ignaccolo Angelina Sudano Giovanni Muraglie Pierenzo Muraglie Carmelo Oddo Giuseppe Roccuzzo.

In passato si è preferito, salvo qualche eccezione, non dare pubblicità di tali deprecabili atti, per non “gratificare” gli stolti dei gesti compiuti provvedendo comunque a formalizzare le necessarie denunce presso le Autorità preposte, Ma ora, per i consiglieri la misura è colma.  Denunziano, infatti, la presenza  di “sacchi della spazzatura tutte le mattine depositati lungo c.da Scalanova ed in spiaggia solo durante il periodo estivo, i furti al “Peppino Moltisanti”, presso il nido comunale e a Palazzo di città, gli estintori svuotati all’interno di istituti scolastici, i muri di piazza “Cavalieri di Vittorio Veneto” imbrattati dopo essere stati ripristinati, i bagni pubblici sistematicamente devastati o la staccionata del Lungo Cava Rizzuto rifatta nel 2019 e parzialmente divelta ad opera di ignoti etc…”

Insomma il decoro della città è puntualmente violato e ciò costituisce un allarme ed in  riferimento agli ultimi episodi, i consiglieri firmatari della nota si chiedono  “se l’Amministrazione comunale abbia predisposto, attraverso il Comandante della Polizia Locale, servizi ad hoc per l’area dei “laghetti”, destinataria di interventi di manutenzione e bonifica con un impegno di 20.000 euro nel 2018/2019 e di nuovi interventi di pulizia straordinaria nell’estate del 2020, nelle more di dotarla così come annunciato di un impianto di videosorveglianza.

 I consiglieri lamentano anche la mancanza della vigilanza del Centro Sportivo “A.Brancati” all’interno dello spazio pubblico dal momento  che non vi è un gestore privato e non risultano assegnati dipendenti comunali con specifici servizi al riguardo.

All’interno dell’area, priva di servizi igienici (in passato la gestione privata garantiva l’uso del bagno interno al palazzetto), vi dovrebbe essere ancora funzionante un impianto di videosorveglianza e sarebbe quindi opportuno attivarlo prontamente. La struttura è stata rilasciata dal gestore privato all’Amministrazione comunale precedente con il contestuale scoppiare della pandemia, data l’improcrastinabile necessità per l’Amministrazione comunale di mettere a reddito la struttura pubblica così come imposto dalla normativa vigente, non potendo computare nel corrispettivo dovuto dal privato le opere di manutenzione realizzate nonostante la riconosciuta peculiarità della struttura stessa.