Modica, il Centro Diurno destinato ai vaccini: disabili a casa aspettano le dosi

Modica – Il Centro diurno per disabili di Modica diventa silenziosamente centro vaccinazioni anti – Covid. I parenti di alcune persone con disabilità attendono la riapertura del centro, che era per i loro familiari più fragili il ritmo quotidiano di attività, relazione sociale, partecipazione.

” Ce li hanno lasciati a casa , facendoli diventare depressi, demotivati, senza voglia di sorridere. L’Amministrazione non si è prodigata neanche per una loro vaccinazione, essendo soggetti vulnerabili. Cosa farebbero se in questo centro avessero uno dei loro figli ? ”

Queste le parole dette con desolazione da F. sorella di una frequentante del centro , che passa le sue giornate senza fare nulla, che non accetta nemmeno gli stimoli più semplici a partecipare alla vita familiare quotidiana.

Situazione specchio di altre situazioni degli altri soggetti, alcuni di quali hanno passato l’età dei quarant’anni, che per vent’anni circa hanno vissuto buona parte della loro realtà all’interno del Centro diurno per disabili, di fronte al quale i bambini fanno le altalene nel piccolo parco giochi in una traversa di via S. Cuore.

Queste persone chiedono alle famiglie conto di questo strappo alla loro quotidianità. ma non riescono ad avere risposte. E’ nata dunque una raccolta di firme dalla volonta’ dei genitori dei figli, frequentanti il centro, per chiederne la riapertura e la ridestinazione a chi ogni giorno vive sulla sua pelle la disabilità.

Questa situazione incresciosa, per le famiglie con soggetti più vulnerali fisicamente e mentalmente, è un richiamo forte della comunità a quei principi basilari costituzionali, che sono alla base del rispetto degli altri e della loro diversità e fragilità. Riporta ad un richiamo immediato dei responsabili del settore, delle forze di opposizione in sede di consiglio, delle associazioni più sensibili, dei cittadini in quanto portatori di diritti e di doveri verso sé stessi e gli altri.

Dal suo profilo social, il Sindaco Ignazio Abbate ci informava qualche mese fa, che si stava per preparare un variegato programma di escursioni e attività sul territorio per sopperire alla “provvisoriachiusura dei locali, avvenuta lo scorso anno. Al contempo dava notizia del fatto, che presso i locali della scuola S. Filippo c’è un centro per l’autismo coordinato dall’Associazione Raggio di Sole. Ma ad oggi i parenti delle persone che frequentavano il centro non hanno ricevuto nessun piano informativo riguardo queste attività.

Alcuni mostrano perplessità riguardo alle suddette affermazioni , dato che i loro familiari hanno forti impedimenti concernenti la deambulazione.

Risulta quindi difficile comprendere come mai apra un centro per l’autismo, come mai riaprono le scuole seppur con varie problematiche e il centro diurno per i disabili resti chiuso. Risulta difficile capire la “provvisorietà ” dell’iniziativa che ad oggi presenta la struttura dall’esterno con il verde ben curato e con tanto di tabella, che fa riferimento al centro di vaccinazione anti – Covid tra Regione Siciliana, Asp Ragusa, Città di Modica. Presenti anche un’autombulanza e un gazebo.

E’ naturale chiedersi quale carico giornaliero affrontino i familiari con i loro componenti più fragili e bisognosi di particolari cure e attenzioni , proprio dallo scorso anno che ne ha visto la chiusura.

Davvero non c’erano altri spazi per un centro vaccinazioni , così da conservare un punto di riferimento importante per le famiglie che si devono confrontare oltre che con i problemi “normali” anche con quelli della disabilità ? Perché i più fragili e le persone con situazioni problematiche devono quotidianamente continuare fare le spese di questa pandemia ?

Arianna Salemi

asp ragusa

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